martedì 20 marzo 2018

Foggia (FG) - La Madonna dei Sette Veli


La Madonna dei sette veli è uno dei titoli con cui viene venerata Maria, ricordando un'apparizione avvenuta a Foggia nel 1731 a Sant'Alfonso Maria de' Liguori.

Nel 1062 Foggia era solo un piccolo borgo dell'antica metropoli Daunia di Arpi ed esistevano pochi casolari arroccati intorno alla Taverna del Gufo che si perdevano solitari nella campagna arroventata. A quel tempo nel territorio erano presenti parecchi laghetti e stagni, resti delle piogge invernali. Fu su una di queste pozze che ebbe inizio la storia della Madonna dei sette veli e, con essa inevitabilmente, la storia di Foggia. Alcuni contadini, che conducevano i buoi all'abbeverata, videro tre fiammelle posate sulle acque. Incuriositi e timorosi, si avvicinarono a quella strana apparizione. Rinvennero, così, sepolta nella melma, una grande tavola avvolta in teli. Dopo averla ripulita scoprirono che era un'icona che né l'acqua né le traversie del tempo erano riuscite a distruggere del tutto. Nonostante fosse degradata, si distingueva bene l'immagine della Vergine Madre di Dio nell'atto di offrire all'adorazione il suo Figlio Gesù. I buoni contadini rivestirono l'immagine di veli nuovi e la portarono in una vicina casupola, la Taverna del Gufo. La capanna divenne ben presto il centro religioso e di pellegrinaggio della zona, e nei dintorni si costruirono molte case. 


I forestieri cominciarono ad affluire numerosi per venerare la Madre di Dio, ma anche per trafficare con i pastori abruzzesi che affollavano la zona da settembre a maggio. La Taverna del Gufo, con la sua preziosa icona, divenne il centro di un agglomerato che sia i forestieri che i paesani chiamavano volentieri Sancta Maria de Focis, a ricordo della Vergine Santa e delle tre fiammelle apparse sulle acque del lago. Nel 1080 Roberto il Guiscardo volle che sullo stagno, dove era stato rinvenuto il Sacro Tavolo, fosse costruita una grande chiesa per venerare la sacra immagine. Appena ultimata, la chiesa venne elevata al rango di Chiesa Palatina e l'immagine della Vergine vi trovò la sua definitiva sistemazione. Nel 1172 il tempio venne ampliato su interessamento di Guglielmo II di Sicilia, detto il Buono. Con la chiesa cresceva anche la città che divenne ben presto una delle più importanti del Regno. La storia del santuario s'identificò con quella della città. Mentre la città s'ingrandiva, la chiesa veniva abbellita e arricchita di arredi, nuove rendite e privilegi. 

Tutti i Re, dai Normanni agli Svevi, agli Angioini fino agli Aragonesi, gli Spagnoli e, infine, i Borbone, considerarono quella di Foggia come una delle chiese più care. Spesso Foggia ospitava le assemblee parlamentari di cui la sua chiesa era il momento religioso. Diverse volte i Principi Regnanti scelsero la Chiesa di Sancta Maria de Focis per i loro matrimoni. Il re Carlo I d'Angiò, morto a Foggia nel 1285, volle che nella Chiesa di Santa Maria fosse sepolto il suo cuore. Il Sacro Tavolo oggi si presenta tutto ricoperto da preziosi drappi riccamente ricamati. Verso la sommità si vede un'apertura ovoidale ricoperta di stoffa nera.

Il 1731 fu un anno importantissimo nella storia di questo santuario e di tutta la città. La Chiesa Collegiata di Foggia venne semidistrutta da un violento terremoto. Il Sacro Tavolo era alloggiato nella chiesa di San Giovanni Battista. Il 22 marzo, giovedì santo, mentre il popolo era tutto raccolto nella partecipazione alla messa, si vide distintamente apparire nella piccola finestra ogivale del Sacro Tavolo il volto della Vergine Madre di Dio. Alfonso Maria de' Liguori, appresa la notizia, volle recarsi a Foggia per rendere omaggio alla Vergine Santissima. Anche lui ebbe il privilegio di vedere la Madonna che appariva come una giovinetta di 13-14 anni col capo coperto di velo bianco, ma un'altra cosa importante è quella che Alfonso Maria de' Liguori sotto gli occhi dei partecipanti, come se fosse un predestinato, si sollevò dalle base. Le apparizioni si rinnovarono fino al 1745. 

Nel 1782 la sacra immagine venne incoronata con decreto del Capitolo Vaticano e nel 1806, per volere di Pio VII, la chiesa di San Giovanni Battista fu illustrata col titolo di Basilica Minore. Infine, nel 1855, con la istituzione della Diocesi di Foggia sotto Pio IX, la Chiesa di Santa Maria de Focis venne elevata a cattedrale della nuova diocesi. 

Le celebrazioni festive si svolgono due volte all'anno; dal 20 al 22 marzo per ricordare le apparizioni avvenute nel sec. XVIII e dal 13 al 16 agosto. La chiesa, piena di opere d'arte, è stata molto rimaneggiata fra il XVI e XVIII secolo; conserva, tuttavia, molte splendide tracce del suo glorioso medioevo.

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sabato 10 marzo 2018

Torre di Ruggiero (CZ) - Maria SS. delle Grazie


Santuario della Madonna delle Grazie 

Il Santuario della Madonna delle Grazie, sorge nel comune di Torre di Ruggiero (CZ), nel cuore delle serre calabresi. Il Santuario trae le sue origini al tempo dell'iconoclastia, quando i monaci basiliani, in fuga dall'oriente fondarono in questo luogo una Dacia basilina, dove nel corso dei secoli fu sempre cara la devozione verso la Madre di Dio. 

L’Apparizione della Madonna delle Grazie
A Torre di Ruggiero si ricorda ancora con molta devozione l’apparizione della Madonna delle Grazie, il 17 aprile del 1677, a due pastorelle del luogo, Isabella Cristello e Antonina De Luca. Queste si erano recate nella zona dove ora sorge la chiesa mariana, a pregare. Isabella era appena guarita da un male che da tempo l’affliggeva. Mentre era raccolta in meditazione le apparve la Vergine con in braccio il Bambino Gesù che le manifestò il desiderio di vedere proprio in quel luogo un tempio a lei dedicato. «Recati in paese – disse alla ragazza - racconta l’accaduto ai sacerdoti e convincili a costruire una chiesa proprio qui». E aggiunse che dalla chiesa eretta in suo onore avrebbe distribuito grazie ai suoi devoti. La giovinetta seguita dall'amica ubbidì alla Madonna. Il cappellano don Giacomo Santaguida, insieme a molti altri fedeli un po’ increduli, si recò sul luogo dell’apparizione. La Madonna delle Grazie si fece vedere di nuovo dispensando dolci sorrisi a tutti gli astanti. In poco tempo il santuario dedicato alla Madonna delle Grazie venne edificato. 

Il Santuario della Madonna delle Grazie
Su di una verdeggiante collinetta sorge il Santuario della Madonna delle Grazie; si dice che in origine si trattasse di una "dacia" basiliana risalente al secolo IX o X, come lascia immaginare l'esistenza del monastero di San Basilio. A questo Santuario si rivolsero i torresi nei momenti di sventura e di sconforto. 
Il silenzio sul Santuario però calò a causa del devastane terremoto che il 5 febbraio del 1783 devastò la Calabria, causando migliaia di morti e devastazione. La chiesa fu completamente distrutta e si persero anche le tracce dell'immagine venerata. Dovettero però trascorrere 74 anni prima che la Madonna stessa tornò per destare la secolare devozione, apparendo alla contadina torrese, Pascale Luna, su uno splendido trono che la invitò a recarsi all'Arciprete don Marcello Galati per interessarlo alla ricostruzione della chiesa. Il sogno ridestò l'interesse dei Torresi, ma la mancanza di mezzi necessari per la ricostruzione, fecero lentamente dimenticare la promessa. chiedendo la ricostruzione del Santuario. Ma i mezzi necessari mancavano e così il popolo piano piano dimenticò la promessa della ricostruzione. Il pomeriggio del 10 aprile 1858, sabato in albis, il contadino Francesco Arone mentre lavorava il terreno nei pressi del Santuario vide zampillare una polla d'acqua e ricordandosi che proprio in quel luogo la tradizione ricordava una fonte, si dissetò e si lavò gli arti doloranti guarendo all'istante. Commosso dal prodigio corse in paese e i torresi capirono che era l'ennesimo segno voluto dalla Madonna per ricostruire il suo Santuario. 

Fu costruito immediatamente un comitato per provvedere alla costruzione del sacro tempio. La Curia di Squillace, con decreto dell'8 maggio 1858 autorizza la costruzione della chiesa. Vengono subito iniziati i lavori che terminarono l'8 settembre 1858. La bella statua donata da re Vittorio Emanuele II è un capolavoro dell'arte napoletana. Il Santuario, piccolo, ma accogliente, risponde alle esigenze dei pellegrini che giungono in molti durante tutte le feste dell'anno: la domenica di Pasqua, il giorno dell'Ascensione, il 2 luglio festa della Visitazione e a settembre. La festa principale della Madonna si celebra proprio l'8 settembre. 

Negli ultimi anni per accogliere le richieste dei fedeli si sta procedendo al progetto di un nuovo grande Santuario, visto che la piccola Chiesa risulta totalmente insufficiente ad accogliere il gran numero di pellegrini che ogni anno accorre al Santuario per venerare la Vergine e dissetarsi alla fonte prodigiosa. Il Santuario per l'anno della ricostruzione, per le modalità dell'apparizione della Vergine e per la fonte prodigiosa; ma anche per i continui prodigi, viene chiamato: La piccola Luordes. 

Le varie attività del Santuario e delle strutture annesse vengono gestite dal Rettore Don Maurizio Aloise e dalla Comunità delle Suore di S. Dorotea Paola Frassinetti 

Località Santuario
88060 Torre di Ruggiero 
tel +39 0967 93450 (Rettore) - +39 0967 93635 (Suore) 

(notizie tratte da http://iluoghidelcuore.it/luoghi/torre-di-ruggiero/santuario-della-madonna-delle-grazie/20936 e da http://www.comunetorrediruggiero.it/madonna.html)

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