sabato 24 ottobre 2015

Beata Vergine di Lujan

A 60 km da Buenos Aires (Argentina) si trova la cittadina di Lujan che deve la sua fama alla miracolosa immagine della SS. Vergine, venerata nel più grande santuario mariano dell'Argentina. 

Verso il 1630 un portoghese pensò di edificare nella sua proprietà una cappella alla Madonna. Scrisse ad un suo amico residente in Brasile, di procurargli un'immagine della Vergine e di mandargliela col primo piroscafo transitante sul fiume La Plata. Ricevuto il pacco con l'effigie, si accinse a portarla nella sua proprietà, sita nel Tucuman dove egli sarebbe rimasto.

Durante il tragitto, lungo il fiume Lujan, accadde che il carro trainato dai due buoi e che doveva raggiungere la città, si fermò e rimase immobile, nonostante tutti gli sforzi per farlo andare avanti. Tutti capirono che la Vergine voleva essere onorata in quel luogo. Ebbe così inizio la devozione dei fedeli, prima in una cappella, poi in una chiesa, per giungere fino all'attuale grandiosa basilica.

La statua in terracotta è piccola ed è circondata da un nimbo ovale attraversato da raggi. Un manto azzurro copre tutta l'effigie. La miracolosa immagine è custodita in una teca d'argento in un tronetto, dietro l'altare maggiore. 


Reca gli stemmi delle tre nazioni protette: Argentina, Paraguay e Uruguay. I pellegrini giungono da tutto il continente sudamericano e superano ogni anno i quattro milioni. La grande basilica che domina la cittadina è in stile gotico con annesso un ricco museo di storia e di arte religiosa.



Preghiera alla Madonna di Lujan

Riportiamo una stupenda preghiera dedicata alla Vergine di Luján", composta dal Cardinale argentino Eduardo Pironio, il 14 settembre 1997:

"Vergine di Luján, Madre dei poveri e degli umili,
di quelli che soffrono e sperano:
Tu che hai scelto questo luogo,
nella immensità silenziosa della Pampa argentina,
per ascoltare le nostre suppliche,
rasserena i nostri cuori e parlaci del tuo Figlio:
"il Salvatore di ieri, di oggi e di sempre".
Questo luogo semplice è il cuore spirituale
del nostro popolo.

lunedì 19 ottobre 2015

Nostra Signora del Pilar


Il monumento religioso per eccellenza di Saragozza è la basilica-cattedrale del Pilar (che in italiano significa 'pilastro'), uno dei più importanti Santuari Mariani del mondo, sorto sulla piccola cappella edificata da Santiago (S. Giacomo Maggiore), secondo la tradizione, nel luogo in cui la Vergine sarebbe apparsa in " carne e ossa " nel 40 d. c. Questo evento prodigioso ha suscitato la massima credibilità nei fedeli di tutti i tempi. Il culto della Vergine del Pilar ha mantenuto viva una straordinaria "trascendenza " nella storia di Saragozza e del cristianesimo nei secoli. Le sue immagini, le sue cappelle, le sue chiese conosciute in tutto il mondo, ne danno buona testimonianza.

La tradizione riferisce che la SS. Vergine , che viveva in Gerusalemme a quel tempo, prima della sua Assunzione al cielo, venne in carne mortale a Saragozza e apparve a Santiago apostolo (patrono di Spagna) e ai suoi discepoli, che stavano pregando sulle rive dell'Ebro. Essi si trovavano in questo posto per cercare di convertire il popolo al messaggio evangelico ma la gente sembrava non comprendere e assimilare ciò che loro predicavano.


Nel frattempo a Maria, a Gerusalemme, era apparso suo figlio Gesù contornato dall'intero coro degli angeli celesti, dicendole che l'opera degli apostoli andava sostenuta per il mondo e per il bene del genere umano; Lui stesso aveva dato la vita per la redenzione dell'umanità e il primo che lo doveva imitare in quello era Giacomo, suo fedele servo, che avrebbe avuto il martirio nella città di Gerusalemme ma prima desiderava che la madre visitasse Santiago a Saragozza, dove si trovava e che edificasse per Lei un tempio in onore e titolo del Suo stesso nome, dove sarebbe stata venerata e invocata per la gloria di Cristo e della Beatissima Trinità.


Secondo la tradizione, la Madonna sarebbe stata trasportata dagli Angeli in anima e corpo mortale fino a Saragozza, dove così si manifestò a Santiago, in una notte di incomparabile meraviglia, accompagnata da una musica celestiale.

Ciò destò l'Apostolo e alcuni che stavano dormendo. San Giacomo si prostrò a terra con profonda venerazione e vide contemporaneamente il pilastro nelle mani di alcuni Angeli. La Vergine portò il messaggio del Redentore e disse agli Angeli di collocare il pilastro, con sopra la Sua Santa immagine, in quello stesso luogo, dicendo a Giacomo che avrebbe dovuto edificare un Tempio.

Da quel momento, il sito venne chiamato "casa di Dio"," porta del cielo e terra Santa consacrata nel tempo per gloria dell'Altissimo". Questa fu l'origine felicissima del Santuario di Nostra Signora di Saragozza. Gli Angeli riportarono Maria a Gerusalemme nel medesimo modo in cui l'avevano portata li. Uno di essi, per comando divino, restò a custodia del Santo luogo, dal quale cominciarono a emanarsi grazie e miracoli per il popolo aragonese, di cui si conserva documentazione.

Il pilastro rimase in quel medesimo sito come testimonio della visita della Madonna e come prova della Sua protezione perpetua sopra la Spagna.










mercoledì 7 ottobre 2015

Beata Vergine Maria del Rosario


“Regina del rosario...” 

La Chiesa invoca Maria “Regina del rosario” perché con questa preghiera tradizionale il popolo cristiano ripercorre, insieme con la Madre, il cammino del Figlio. Si tratta di raggiungere le profondità del cuore di Cristo per entrarvi (cf Ef 3,18-19). Perché come Maria è tutta relativa a Dio, allo stesso tempo è tutta relativa a Cristo. Si può ripetere qui la parola di San Luigi M. Grignion de Montfort sostituendo il nome di Dio con quello di Gesù: 
«Se voi dite Maria,
essa dice Gesù». 
Attraverso gli avvenimenti della sua vita, i suoi gesti e le sue parole, è il mistero stesso di Cristo che è al cuore del rosario.

Maria contempla nel Bambino la piccolezza e, quando viene a morire, la povertà. Gli apostoli e i discepoli hanno visto Gesù dopo la risurrezione, sua Madre vegliava su di lui quando non era ancora nulla e quando non era più nulla. Lo Spirito Santo ci invita a riprodurre nei riguardi di Gesù i sentimenti di sua Madre ricordandoci la sua infanzia, la sua predicazione, la sua morte e la sua gloria.

Nel Cristo veduto e contemplato da Maria, si intuisce il cuore del Padre e il suo amore infinito nei confronti di noi peccatori. Come la Chiesa ci invita a fare la Via Crucis perché la vista di Gesù crocifisso provochi in noi il proposito della conversione, allo stesso modo ci invita a recitare il rosario perché attraverso la ripetizione delle Ave Maria il gemito dello Spirito in noi dissodi il cuore indurito dal peccato. 

Si tratta sempre di passare da Maria, madre di misericordia, perché possa finalmente sgorgare dal nostro cuore un grido che raggiunga e tocchi il cuore del Padre.


Dopo la menzione della sua presenza al Cenacolo, Maria scompare definitivamente dai racconti del Nuovo Testamento. E tuttavia essa resta attenta al combattimento dei suoi figli: è entrata nel grande silenzio del deserto (cf Ap 12,14) e continua la preghiera di supplica iniziata al Cenacolo e che durerà fino al ritorno del suo Figlio nella gloria. È esternamente rivestita di sole (cf Ap 12,1), perché riflette la gloria del roveto ardente; e all’interno, il suo cuore brucia di una preghiera di fuoco.

 

Essa è ora l’“orante silenziosa”, che veglia sulla crescita della Chiesa e l’avvolge delle sue premure materne, fino a quando l’umanità raggiungerà il suo compimento. Essa unisce la sua preghiera all’intercessione del suo Figlio a nostro favore, con una presenza altrettanto discreta come quella che ebbe durante la vita terrena di Gesù. Ecco perché, nelle rare apparizioni che compie nella storia, Maria si manifesta sempre in un atteggiamento orante e ci chiama alla conversione e alla preghiera.

Così, nel rosario, la Madre prega con i figli e per i figli, e interpone la sua intercessione potente presso il trono dell’Altissimo (Mons. Renato Boccardo).