domenica 21 gennaio 2018

Borghetto sul Mincio (VR) - "La Madonna" di Giovanni Caliari (1835)


La Chiesa di San Marco Evangelista di Borghetto risale al XVIII secolo. Edificata sui resti di una pieve romanica del XI secolo, dedicata a Santa Maria ed antica precettoria templare, conserva uno stile neoclassico e la pianta a navata unica a volta ribassata.
Sull'altare a sinistra, entrando, un dipinto di Giovanni Caliari del 1835, dedicato alla Vergine con Bambino (particolare perché la Madonna veste di scuro), sottolinea la devozione mariana della comunità di Borghetto ed i suoi antichi legami con il Monastero di Santa Maria della Mason.

Nel presbiterio e vicino all'altare di San Giuseppe, vi sono affreschi superstiti dell'antica pieve: i Santi Bernardino da Siena, Francesco d'Assisi e un San Bartolomeo incorniciato.
L'altare maggiore, in marmi policromi, reca alla sommità le statue di San Marco, San Barnaba e Santa Concordia. Sopra gli stalli lignei del coro è stata posta un'antica statuetta del Patrono.
Sulla destra del sagrato, vi sono iscrizioni su marmo, che ricordano le principali battaglie combattute sulle rive del Mincio. Sulla sinistra del portale di ingresso, in una nicchia, una Madonna dipinta da F. Bellomi nel 1980 ed una fonte d'acqua accrescono la serena bellezza del luogo. 
Chiedendo al Parroco, è possibile visitare l'antico cimitero retrostante la Chiesa. 



Restaurato negli anni venti del '900, dal solerte ed appassionato Don L. Dall'Agnola, il camposanto raccoglie le lapidi più antiche e significative della storia locale e sopratutto permette al visitatore di ammirare l'abside triconica dell'antica chiesetta romanica a pianta cluniacense, unica parte sopravvissuta dell'antico cenobio.
Nella vicina torre scaligera, testimonianza insieme alla porta merlata dell'antica fortificazione del Castello di Borghetto, è stata ricavata una cella campanaria: fra i sacri bronzi, uno reca in caratteri gotici la data 1381. 
Il suo rintocco, grave e suggestivo, si può udire solo in dodici ricorrenze dell'anno liturgico.
Nei pressi del ponte S. Marco (ponte di legno), incastonata nelle vecchie mura medievali, è collocata la statua di San Giovanni Nepumoceno (Jan Nepumek), martire boemo. Un tempo l'effige era ospitata in un'edicola sulla metà del ponte: la tradizione, riscontrabile anche nei paesi dell'Europa centrale, vuole che il Santo protegga dall'annegamento coloro che cadono nelle acque del fiume. 
(Notizie tratte dal sito web http://www.valeggio.com/)

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