mercoledì 20 aprile 2016

Paravati (VV) - Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime - Natuzza Evolo


La Madonnaracconta Natuzzaè bellissima! 

Mi appare molto giovane, come una ragazza di 15\16 anni, vestita di bianco, con la pelle scura, sollevata da terra e tutta piena di luce: 

«Io sono la Mamma tua e di tutto il mondo. Io sono il Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime»”. 

 La statua la rappresenta con le braccia aperte, leggermente inclinata in avanti come una mamma che si piega ad accogliere il figlio. La “casa di Dio” che si fa casa degli uomini, nella sua elaborazione strutturale, ha cercato di ripresentare questo atteggiamento. Lo schema planimetrico della chiesa, che può accogliere complessivamente circa 2.000 fedeli, assume una conformazione cruciforme nelle cui braccia trovano la loro naturale posizione, la cappella del Santissimo, la cappella delle confessioni, la cappella feriale, il sagrato davanti al quale sorge la grande piazza delimitata dal colonnato. Nel punto d’intersezione delle braccia della croce è posta la grande aula assembleare quale fulcro e cuore dell’intera composizione. L’originaria ispirazione di accoglienza del “Cuore Immacolato di Maria rifugio delle Anime” è raffigurata nel suo “cuore” , la chiesa, e nelle “braccia tese”, il colonnato, che ci accoglie in un cammino spirituale verso il “Mistero” di Cristo. Al colonnato, poi, la cui impronta in pianta assume la forma di un cuore, è innestato il “Viale della salvezza” che dalla strada conduce alla chiesa. La costruzione sottostante la cappella delle confessioni, il sagrato e la piazza, con un insieme di elementi funzionali e autonomi, si compone di due corpi principali contigui: “Centro, sale e strutture congressuali” e il “Centro ristoro”, il primo si sviluppa su due livelli con sale per attività di studio e ricerca, mentre il secondo su due livelli, con sale polivalenti e di relazione utile all’accoglienza dei pellegrini.


Natuzza Evolo e la Fondazione
Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime

FBA Architetture di Francesco Bruno
“Non è stata una mia volontà. Io sono la messaggera di un desiderio manifestatomi dalla Madonna nel 1944 quando mi è apparsa nella mia casa, dopo che ero andata sposa a Pasquale Nicolace. Quando l’ho vista, le ho detto “Vergine Santa, come vi ricevo in questa casa brutta?” Lei mi ha risposto: «Non ti preoccupare, ci sarà una nuova e grande casa per alleviare le necessità di giovani, anziani e di quanti altri si troveranno nel bisogno e una grande chiesa che si chiamerá Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle anime»”. Così ricorda l’evento Natuzza (all’anagrafe Evolo Fortunata), nata a Paravati, frazione di Mileto (VV), il 23 agosto del 1924. La sua vita, semplice e umile, povera e nascosta, ma allo stesso tempo straordinaria fin dalla fanciullezza per il nascere e crescere di alcuni fenomeni di cui lei è ignara spettatrice e docile strumento, è guidata e sostenuta dalla Provvidenza di Dio e al tempo stesso offerta a servizio delle persone, sollevandole nel corpo e nello spirito, invitandole a ritornare al Signore, attraverso una parola di conforto e di luce. Il 13 maggio 1987, su ispirazione di Natuzza e con l’assenso del Vescovo di Mileto-Nicotera-Tropea Mons. Domenico Cortese viene
costituita l’Associazione “Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime”, che successivamente diviene Fondazione di religione e di culto, civilmente riconosciuta dal Ministero dell’Interno dello Stato Italiano, annotata al n. 140 del Registro delle Persone Giuridiche. In quanto iscritta al n° 379 del Registro Regionale di Volontariato, la Fondazione è una ONLUS. Con l’acquisizione di terreni e vecchi fabbricati radicalmente ristrutturati, la Fondazione da vita a un primo insediamento operativo e sede della stessa: ilCentro Anziani “Mons. Pasquale Colloca”. Il 13 novembre 1993, viene realizzata per volontà di Natuzza e sotto sua indicazione la Statua del Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime. Ed è in nome e per volontà della Madonna, venerata sotto questo titolo, e per l’esempio di fede di Natuzza che nascono i Cenacoli di Preghiera. In questi anni Natuzza ha parlato del grande desiderio della Madonna: “La villa della gioia” comprendente il Centro “Ospiti della speranza” con annesso “Villaggio del Conforto”, che attraverso il “Viale della Misericordia” porta al Centro “Recupero della speranza”. Il tutto, compreso l’attuale Centro Servizi alla Persona “San Francesco di Paola”, attraverso il “Viale della salvezza” porta alla chiesa dedicata al Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime. Su precise indicazioni di Natuzza, l’Arch. Francesco Bruno e l’Ing. Domenico Bruno hanno redatto il progetto architettonico e strutturale della “bella e grande chiesa”, che vi presentiamo. 

(Tratto dal sito: http://www.rifugiodelleanime.org/chiesa.htm)


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