mercoledì 12 aprile 2017

Ischia (NA) - Maria SS.ma Addolorata



Chiesa della Santissima Addolorata
di Ischia

Nel 1873, la famiglia Morgioni donò alla diocesi d’Ischia il terreno e Mons. Francesco De Nicola vi fece costruire la chiesa, che con il contributo dei popolani della contrada intese dare solenne venerazione ad una popolare statua della Madonna Addolorata, custodita nella casa di una pia donna. Il simulacro, aveva fama d’operare molte grazie e secondo un’antica diceria popolare nove di queste sono attestate dai nei fuoriusciti spontaneamente sul volto della sacra immagine.
Il piccolo edificio a pianta rettangolare, ad una sola navata con abside circolare. All'esterno la facciata si presenta semplice e lineare con piccolo porticato; l’interno, piuttosto elegante, con pareti suddivise da due archi ciechi su lesene sormontate da una cornice molto aggettante, da cui si diparte un’ampia volta a botte (in buona parte dipinta) caratterizzata da una serie di lunette e finestroni. Nel fondo della navata, l’abside (anch’essa ricca di dipinti e marmi policromi) è introdotta da un’ampia arcata su lesene e accoglie l’altare di marmo costruito ex novo negli anni 70; una grande nicchia marcata da una pregiata cornice lignea, ospita la statua della Madonna Addolorata (http://www.ischia.it/chiesa-dell-addolorata).



Storia della Chiesetta

La Chiesa dell'Addolorata fu fondata nel 1873 e fu realizzato su un terreno di proprietà della famiglia Morioni. 



L’idea fu del Vescovo d'Ischia Mons. Francesco De Nicola d'Aversa (1872 - 1885), con il contributo del popolo, per ospitare al suo interno la statua della Madonna Addolorata, che era molto venerata nella zona della Mandra, per i miracoli che le venivano attribuiti. 


I lavori della chiesa durarono tre anni e nel settembre 1876 lo stesso vescovo la inaugurò. La chiesa ha una pianta rettangolare, con una sola navata ed abside circolare, decorata da marmi policromi.


La facciata è semplice, con un piccolo porticato che, attraverso degli scalini, dà accesso all'ingresso. L'interno è elegante, con le pareti suddivise da archi ciechi su lesene sormontate da una cornice aggettante, da cui si dipana una volta a botte.

All'interno della chiesa è da segnalare, in modo particolare, una statua in legno scolpito e dipinto, raffigurante l'Addolorata, che era di proprietà della signora Giuseppa Manzi. La signora viveva in prossimità della chiesa. Ogni sera le persone del posto si recavano in preghiera nella casa della donna per venerare la statua, che secondo la tradizione aveva operato diversi miracoli. E tra questi, in particolare se ne annoveravano sette, come i nei comparsi sul volto del simulacro.
AA.VV., Ischia svelata. Percorsi guidati nell’isola verde tra chiese, monumenti e dimore storiche, Associazione Albergatori dell’isola d’Ischia, 1995, p. 40; O. BUONOCORE, L'Addolorata, Tipografia Porto, 1926; A. DELLA RAGIONE, Le chiese d'Ischia, appunti, p. 6, ora editi da Clean, Napoli, 2005, p. 32. (articolo tratto dal sito web http://ischialaperladelgolfo.blogspot.it/)


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