sabato 12 gennaio 2019

Venezia (VE) - Santa Maria della Salute


Immaginetta donata da Anna Sisto
Santa Maria della Salute (o chiesa della Salute o semplicemente La Salute) è una basilica di Venezia eretta nell'area della Punta della Dogana, da dove risalta nel panorama del Bacino di San Marco e del Canal Grande. Progettata da Baldassare Longhena con attenzione ai modelli del Palladio, è una delle migliori espressioni dell'architettura barocca veneziana. La sua costruzione rappresenta un ex voto alla Madonna da parte dei veneziani per la liberazione dalla peste che tra il 1630 e il 1631 decimò la popolazione, come era avvenuto in precedenza per la chiesa del Redentore. Il culto divenne così radicato a Venezia che la Vergine Maria venne aggiunta all'elenco dei santi patroni della città di Venezia. Nel dicembre del 1921 papa Benedetto XV l'ha elevata al rango di basilica minore. 
La peste fu portata da un ambasciatore del duca di Mantova Carlo I Gonzaga Nevers, che venne internato nel Lazzaretto Vecchio, ma gli bastò entrare in contatto con un falegname per infettare la città, a partire da Campo San Lio. Il 22 ottobre 1630 il voto del patriarca Giovanni Tiepolo: «voto solenne di erigere in questa Città e dedicar una Chiesa alla Vergine Santissima, intitolandola SANTA MARIA DELLA SALUTE, et ch'ogni anno nel giorno che questa Città sarà pubblicata libera dal presente male, Sua Serenità et li Successori Suoi anderanno solennemente col Senato a visitar la medesima Chiesa a perpetua memoria della Pubblica gratitudine di tanto beneficio». 

Basilica della Salute di Venezia (immagine tratta dal sito ufficiale)
Il 26 ottobre in Piazza San Marco il Doge Nicolò Contarini, il clero e il popolo si riunirono a pregare. Quando la peste finì erano morti 80.000 veneziani, e 600.000 nel territorio della Serenissima, da Brescia a Trieste, dal Polesine a Belluno. Fra i morti, il doge e il patriarca. 

Per fare spazio alla nuova chiesa si scelse di demolire un soppresso complesso religioso (la Chiesa della Santissima Trinità con convento e scuola) adiacente alla Punta da Màr, la dogana di Venezia. Per poter erigere in quel posto la Basilica fu necessario un gran numero di pali conficcati nel terreno ed una vasta bonifica del suolo. Già il 28 novembre 1631 si svolse il primo pellegrinaggio di ringraziamento. 

La costruzione fu affidata dopo un concorso a Baldassare Longhena, che aveva progettato una chiesa «in forma di corona per esser dedicata a essa Vergine», e venne finita quando il patriarca Alvise Sagredo il 9 novembre 1687 la benedisse. 

Ogni anno il 21 novembre, giorno della Presentazione della Beata Vergine Maria, si festeggia la festa della Madonna della Salute in cui i veneziani attraversano un ponte, per secoli fatto di barche, ora galleggiante fissato su pali, che va da San Marco alla basilica e vi si recano a pregare. Insieme alla Festa del Redentore, è ancora oggi una delle feste popolari più amate e partecipate dai veneziani. In tale occasione, tradizionalmente, i veneziani consumano la "castradina", un piatto a base di montone. 


La festa della Madonna della Salute è una festa religiosa istituita dalla Repubblica Veneta nel 1630 e osservata solennemente in tutto il territorio della Serenissima fino alla sua caduta. 

Ha luogo il 21 novembre, giorno della Presentazione della Beata Vergine Maria, e ancor oggi si celebra spontaneamente nella città di Venezia, a Trieste e in moltissime città e paesi dell'antica Repubblica, nell'Italia, in Istria e in Dalmazia. La Serenissima infatti, per permettere alle popolazioni distanti dalla Capitale di osservare la Festa, favorì la costruzione in tutta la Repubblica di santuari dedicati alla Madonna della Salute, che sono a tutt'oggi numerosissimi, anche in piccoli paesi, e molti di questi santuari sono ancor oggi, come a Venezia, meta di pellegrinaggi il 21 novembre. A Venezia il pellegrinaggio ha come meta la basilica di Santa Maria della Salute. Durante tutta la giornata, nella basilica, tenuta aperta senza interruzione, vengono celebrate in continuazione messe e rosari, con un afflusso continuo di fedeli. Per facilitare il pellegrinaggio, viene eretto sul Canal Grande un ponte provvisorio in legno che collega la punta della Dogana con Santa Maria del Giglio. Nella città di Venezia il 21 novembre è ancor oggi giorno festivo anche agli effetti civili, grazie ad una fortuita coincidenza: il giorno del Santo Patrono di Venezia, San Marco, cade il 25 aprile, in cui la Repubblica Italiana celebra la Liberazione. In questi casi la legge consente che il Comune scelga un altro giorno per usufruire della festività patronale, e il Comune di Venezia ha scelto il giorno della Madonna della Salute (Notizie tratte da Wikipedia).

Basilica della Salute (sito Ufficiale)

lunedì 7 gennaio 2019

Vetta luminosa nelle tenebre




MARIA SS.MA
Vetta luminosa nelle tenebre
dal Numero 46 del 2 dicembre 2018
di Fra’ Candido Nepote
All’umanità avvolta nell’ombra del peccato, Dio ha dato una Madre senza peccato. Al mondo ottenebrato dall’impurità, Dio ha mostrato il volto della Vergine Purissima, indicando al mondo perduto dietro ai falsi ideali della bellezza, l’intramontabile bellezza di grazia dell’Immacolata.
(Clicca sull'immagine per leggere l'intero articolo)

(Immaginetta scelta per il tema trattato)

martedì 1 gennaio 2019

Maria SS. Madre di Dio


Santa Maria Madre di Dio
e
Madre nostra

Nel primo giorno dell’anno, in relazione con il Natale appena festeggiato, la Chiesa sente il bisogno di festeggiare anche la mamma del Bambino; e lo fa non chiamandola soltanto come «Madre di Gesù», ma anche come «Madre di Dio».

Che cosa significa questo titolo, così sublime?
Noi abbiamo la natura di uomini, e non abbiamo assunto, per esempio, la natura di gatti, anche se abbiamo tanta simpatia per il nostro micio di casa. Siamo uomini, non gatti!
Diversamente Dio, innamorato perdutamente per i suoi figli, ha mantenuto, certo, la natura di Dio, perché ad essa vuol portare anche noi, ma ha voluto assumere anche la natura di uomo, perché l’uomo, unendosi a Lui, possa ottenere anche la natura di Dio.
Adesso, dunque, Dio ha due modi di esistere, altrettanto suoi:

1) il suo modo di essere naturale, quello divino (perché Dio continua ad essere Dio);
2) e il suo modo di essere, acquisito, quello umano (perché Dio è diventato anche uomo).

Dio, nel suo modo di essere divino, è l’eterno, l’origine di tutto, e quindi non può essere originato da una madre; lo stesso Dio, nel suo modo di essere umano, ha un inizio nel tempo, e viene originato da una mamma terrena, Maria Santissima.
Ella, quindi, è veramente madre di Dio, di Dio non nel suo modo di essere divino, ma di Dio nel suo modo di essere umano.



Per questo, quando celebriamo la Madre di Dio, non ricordiamo un semplice “modo di dire”, una frase ad effetto, immaginosa o simbolica, ma riaffermiamo una precisa verità!

Questa verità è stata chiarita nell’anno 431, nel Concilio di Efeso, città dell’Asia Minore. In tale Concilio, si è voluto ricordare che Gesù, fin dal primo istante nel grembo materno, è stato Dio e uomo.
Quindi la Madonna non ha generato un semplice uomo, divenuto in seguito Dio, ma ha generato Dio stesso fatto uomo!


Ma non dobbiamo dimenticare che la Vergine, prima di essere Madre di Dio, è stata una creatura, una figlia di Lui; in seguito è diventata sua sposa, perché l’Annunciazione è stata la dichiarazione di richiesta di matrimonio da parte del Padre, che la invitava ad essere sua sposa, perché insieme facessero nascere e crescere il Messia; e la Madonna ha risposto di sì!

Così Dante potrà cantare di Lei:

«Vergine madre, figlia del tuo figlio»!

Anche per tutto questo, Maria Santissima è il modello di tutti noi: perché l’intera umanità, ogni persona umana è stata sognata da sempre dall’amore di Dio, perché diventassimo suoi figli (cf 1 Gv 3,1), sue spose (cf Is 62,5), sue madri (cf Mt 12,49s)!

di Antonio Rudoni SDB