giovedì 17 dicembre 2015

Nova Siri (MT) - Santa Maria della Sulla

Fuori dal centro urbano, sorge la chiesa campestre “Madonna della Sulla”, costruita presumibilmente verso la fine del 1600 e utilizzata come oratorio extramoenia. In quel tempo a Bollita viveva una confraternita di dieci parroci e di diaconi che durante l'estate, per ovviare alle esalazioni dei cadaveri sepolti sotto il pavimento della Chiesa Madre, frequentavano l'oratorio per le sacre funzioni. L’interno a navata unica, con altare di pietra novasirese e coro ligneo sulla porta centrale, custodisce la statua della Madonna, meta ogni anno di fedeli e pellegrini. Il nome della cappella è dovuto alla presenza della “sulla”, pianta leguminosa dai fiori rossi, con fioritura nel mese di maggio, simbolo di abbondanza e fertilità. La cappella campestre, la seconda Domenica di Maggio, ospita il rito religioso in onore della Madonna della Sulla. Il rito ha inizio due settimane prima portando in processione la Madonna Dell’Annunziata dalla sua cappella a quella della Sulla, mentre la Madonna della Sulla a sua volta viene trasferita sempre in processione nella cappella dell’Annunziata. Il sabato che precede il solenne giorno si porta in processione la Madonna della Sulla tra le vie del centro storico, mentre la Domenica la Madonna della Sulla ritorna in processione nella sua cappella, viene celebrata la Santa Messa e la statua della Madonna dell’Annunziata viene riportata in processione nella sua cappella nel centro storico. Dopo aver salutato la Sacra Vergine i festeggiamenti si concludono con canti religiosi e fuochi d’artificio.

Sulla Hedysarum coronarium L



Madonna della Sulla,
la prima volta a Nova Siri Scalo


NOVA SIRI – Non era mai accaduto. Pochi chilometri, meno di dieci, eppure quella statua non li aveva mai percorsi. Troppa la distanza che ha separato le parrocchie del centro storico dalla Marina di Nova Siri, troppo il tempo passato senza gesti come quello della scorsa settimana. E’ stato tutto così bello e naturale sabato 13 aprile, quando la comunità di Nova Siri Scalo ha accolto, all'incrocio tra via Siris e via Bachelet, la statua di Santa Maria della Sulla: una breve processione per condurla alla Parrocchia Sant'Antonio di Padova di Nova Siri Scalo e una celebrazione del parroco Don Mario La Colla. La permanenza della statua a Nova Siri Scalo è stata scandita da un preciso programma di celebrazioni ed eventi. Non è mancata una veglia di preghiera, con la recita del Santo Rosario meditato, venerdì 19 aprile. L’ultimo atto della presenza di Maria è stato il Regina Coeli, con celebrazione della Santa Messa e ripartenza per la sua “casa”, il Santuario che la ospita. E’ lì che attenderà i fedeli per la sua festa, celebrata nella seconda domenica di maggio. Questa volta a muoversi non sarà lei, ma il suo popolo. I sacerdoti di Nova Siri, don Mario La Colla e don Serafino La Sala, hanno scritto una lettera ai fedeli, pubblicata anche sul sito web delle Parrocchie, (parrocchiedinovasiri.it), in cui hanno voluto sottolineare come il gesto sia nato da una richiesta dei fedeli. “Abbiamo ritenuto opportuno soddisfare un desiderio, manifestatoci da molti in più occasioni, di far sostare nella Chiesa della Marina, almeno per una settimana, la Sacra Immagine di Colei a cui, insieme a S. Giuseppe, è affidata la protezione di Nova Siri. Dopo averne discusso con i Consigli Pastorali delle due comunità parrocchiali abbiamo deciso che questo pellegrinaggio si svolgesse dal 13 al 20 aprile 2013, anno della fede. Maria SS. Annunziata, per noi S. Maria della Sulla, rappresenta il momento in cui la Madre del Redentore offre la sua piena collaborazione all'ingresso di Dio nella nostra storia. A Lei, la Vergine fedele, Colei che è beata perché ha creduto, chiediamo di rinvigorire e illuminare sempre di più la nostra fragile fede e di aiutarci a spalancare la porta del cuore a Gesù suo Figlio, il Crocifisso Risorto, perché lo inondi con la sua luce, il suo amore, la sua gioia, la sua pace”. Certe volte anche i gesti simbolici hanno un significato importante. Questo è uno di quelli, per quanto si possa chiamare simbolico un gesto che ha acceso una devozione così sentita e concreta. Un gesto semplice ma inedito, di quelli che fanno storia. La storia delle piccole comunità (che è poi quella più importante) si costruisce anche così (articolo di Pino Suriano, scritto per Il Quotidiano della Basilicata il 09.05.2013).

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