mercoledì 11 aprile 2018

Pinzolo (TN) - Madonna di Campiglio


La Madonna di Campiglio 

Intorno all'anno 1180, un certo Raimondo eresse nella zona di Campiglio un piccolo ospizio «a vantaggio della propria anima in onore della Beata Vergine Maria», con una cappella che venne presto ampliata e diede il nome alla zona. 

La primitiva cappella venne presto trasformata in un bellissimo Santuario a tre navate con tre altari, che durò fino al 1894, anno in cui fu demolito. L’attuale chiesetta alpina, è in stile neogotico, in granito del luogo, accanto alla quale fu inaugurata l’8 dicembre 1972 la più vasta chiesa parrocchiale di Santa Maria Nuova. 

Nel Santuario è custodito un antichissimo crocifisso, di stile nordico, il quale campeggia nell'arco del presbiterio e che risale al secolo XII. 

Meraviglioso il Trittico della Madonna del Maestro Narciso, in stile gotico. La Madonna, con il Bambino Gesù, è circondata da Santa Barbara con il calice e Santa Caterina da Siena con l’arma dei martiri, la quale troneggia in mezzo al presbiterio. 

Le portelle presentano quattro episodi della vita della Vergine: Annunciazione, Visitazione, Natale, Adorazione dei Magi. Sul retro di queste figurano quattro immagini dei più noti dottori della Chiesa. 

Il complesso sacro è opera quattrocentesca fra le più pregevoli attribuita alla scuola del Multscher, del periodo tardo gotico. Il cimelio più prezioso è la statua della Madonna del Fico che troneggia dall’alto della colonna, posta dietro l’altare. 

Santuario Beata Vergine Maria dell’Assunta
La statua risale al XIV secolo e viene esposta al pubblico tre volte l’anno: il 15 agosto, a Capodanno e nella seconda domenica di ottobreIl 15 agosto si celebra la festa patronale; mentre la seconda domenica di ottobre si compie il tradizionale pellegrinaggio dalla Val Rendena al Santuario (Indirizzo: Via Campanili Basso, 5. - Diocesi: Trento).

(Si ringrazia il sito http://www.donbosco-torino.it/ per le preziose informazioni)



Chiesetta di Santa Maria Antica 


Le prime notizie storiche su Madonna di Campiglio risalgono al 1188 e sono contenute in una lettera di Corrado II da Beseno Vescovo di Trento. In quell'epoca, e più precisamente intorno al 1180, un certo Raimondo costruì nella zona un piccolo ospizio "a vantaggio della propria anima, in onore della Beata Vergine Maria, Madre di Dio, in aiuto ai poveri e a difesa dei passanti, presso il Monte Campiglio, in luogo solitario e inabitato, ove spesso chi transitava, veniva depredato e ucciso. 

Ben presto al buon Raimondo si aggiunsero altri fedeli che misero in comune i loro beni per cui, grazie anche alle generose oblazioni dei benefattori, il monastero-ospizio fu ampliato e dotato di una cappella dedicata a Maria Santissima da cui poi la casa e la località presero nome. L'istituzione svolse per secoli la sua provvida funzione in favore dei pellegrini che qui venivano ospitati e rifocillati con grande generosità. 

Col volgere degli anni la primitiva cappella fu trasformata in un bellissimo santuario a tre navate con tre altari che durò fino al 1895, anno in cui fu demolito perché fatiscente. Fu sostituito con l'attuale chiesetta alpina di stile neogotico, tutta in granito del luogo, inaugurata il 16 agosto del 1895. La Casa d'Austria che aveva scelto Madonna di Campiglio come residenza estiva e, primo fra tutti, l'imperatore Francesco Giuseppe, vollero legare il proprio nome a questo sacro luogo, donando il pulpito e il confessionale sito in cima alla navata (sui quali appunto è scritto in tedesco e in italiano il nome dell'imperatore), il rivestimento in cirmo delle pareti del coro con le figure dei Santi più cari al culto popolare e alcune delle belle finestre, istoriate a tinte calde e vivaci. Su una di queste è raffigurato S. Bartolomeo apostolo, compatrono della Parrocchia, che impugna il coltello del suo martirio, mentre su di un'altra campeggia la figura di Carlo Magno che in alcune diocesi tedesche era venerato come santo e al cui nome è legato il vicino passo anonimo. Spicca sul pavimento la tomba di Franz Joseph Oesterreicher (1848-1909), figlio naturale - si diceva - dell'imperatore d'Austria. Sui banchi finemente lavorati si leggono, scritti in bei caratteri gotici, i nomi dei rispettivi donatori. Tra essi c'è anche quello della famiglia Righi, resasi benemerita per l'opera coraggiosa di quel Gian Battista che fu il pioniere e il principale promotore dello sviluppo turistico di Madonna di Campiglio. 

Nella chiesetta di "Santa Maria Antica" , da un punto di vista artistico meritano particolare attenzione :1. L'antichissimo Crocifisso, di stile prettamente nordico, che campeggia nell'arco del Presbiterio e che risale al secolo XII. Il volto del Cristo pur nello strazio dell'enorme ferita al petto, è soffuso di una serenità e di una pace infinite, quasi a esprimere il sentimento di volontaria accettazione della morte in perfetta obbedienza al Padre.2. Il bellissimo trittico della Madonna con Bambino e Sante (S. Barbara con il calice e S. Caterina con l'arma del martirio) che troneggia in mezzo al presbiterio. Le portelle mostrano quattro episodi della vita della Vergine: Annunciazione, Presepio, Visitazione, Adorazione dei Magi. Sul retro delle stesse, figurano quattro dipinti che rappresentano i più noti Dottori della Chiesa. Sullo stesso lato si vedono otto stemmi gentilizi, il più antico dei quali appartiene al Vescovo Giovanni IV Hinderbach insigne benefattore e zelante promotore di questo, come di altri ospizi della regione (1486). L'insieme è opera quattrocentesca tra le più pregevoli, attribuita alla Scuola di Maestro Narciso, notissima personalità della pittura e della scultura altoatesina del periodo tardogotico, importante soprattutto perché nella sua opera i modi nordici e in particolare l'arte sveva si incontrano con le prime esperienze della nostra Rinascenza.3. La scultura lignea della "Vergine del Fico", databile al XIV secolo, a cui si rivolsero numerosi pellegrini per secoli. La Madonna sprigiona sul suo volto un senso di maestà e di bontà con cui si accorda perfettamente il gesto generoso della mano che porge aiuto e ristoro al pellegrino affaticato dal lungo cammino. 

(Articolo tratto dal sito http://www.comune.pinzolo.tn.it/Territorio/La-cittadina-di-Pinzolo/Punti-di-interesse/Chiesetta-di-Santa-Maria-Antica) (Fonti: APT Madonna di Campiglio Pinzolo Val Rendena; Ufficio Stampa Comune di Pinzolo - Immagini: APT Madonna di Campiglio Pinzolo Val Rendena) 


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