martedì 1 maggio 2018

Amatrice (RI) - Madonna delle Grazie (Varoni)


Statua della Madonna delle Grazie 
col Bambino in grembo del 1490 circa
La Madonna delle Grazie del Santuario della Serra Alta Amatriciana

A Varoni, in bella posizione panoramica, è situato il Santuario di S. Maria delle Grazie, che la tradizione fa risalire al 1000. La semplice e armoniosa facciata cinquecentesca contrasta con la ricchezza sovrabbondante dell'interno, caratterizzato dai magnifici altari lignei del Seicento.

L'altare maggiore, scolpito in noce, è veramente sontuoso. Ornato di bassorilievi, statue e dipinti, presenta al centro un tabernacolo contenente la "Madonna col Bambino", una statua di terracotta dipinta attribuita a Silvestro de L'Aquila (sec. XV), contornata da altre statue lignee.

Dal soffitto decorato a cassettoni colorati con tre dipinti, pendono un bel lampadario in legno scolpito e dorato e lampade d'argento. Anche i quattro altari laterali sono riccamente decorati e accompagnati da sculture e tele.

Il secondo di destra, che è anche il più pregevole, contiene un affresco della "Madonna del Rosario" in cui appaiono membri della famiglia Orsini. Ciò confermerebbe la tradizione che attribuisce a questa famiglia il merito della costruzione della chiesa. (Cfr. biblio 10).

Notizie storiche
L'Alta Amatriciana fu evangelizzata dai Santi Pietro e Paolo. Subito si formarono delle piccole comunità cristiane. Una di queste fu costituita presso i ruderi della Villa di Terenzio Varrone, e il luogo fu dedicato alla Vergine delle Grazie.

Madonna col Bambino e statua di una virtù cardinale 
Verso il 1000 i Benedettini di Farfa presero la Via Salaria, si fermarono nella zona di Amatrice e precisamente a Ferrazza e a S. Benedetto; In Amatrice fondarono un monastero femminile, un altro a Scai che tuttora esiste. Contemporaneamente costituirono una piccola comunità nel Santuario dei Varoni-Scai. Diedero vita al Santuario e nello stesso tempo erano Cappellani dei monasteri ed evangelizzarono la Valle Amatriciana.
Verso il 1400 vennero i frati francescani di Assisi, che con spirito missionario diedero vita al Santuario con la predicazione e la diffusione di pratiche di pietà. Ancora oggi, 2001, sono in uso: l'esercizio della Corda Pia, la Confraternita dei Terziari, la Confraternita del Carmelo. La Corda Pia, che è un esercizio penitenziale, viene praticata ogni venerdì di Quaresima. Gli Orsini diedero un significante contributo facendo costruire gli altari in stile barocco, tutti in noce; la Madonna in terracotta è attribuita a Silvestro de L'Aquila, il soffitto a cassettoni è in stile veneziano, il lampadario appeso nel mezzo della chiesa viene attribuito alla scuola di Michelangelo. Le reliquie esistenti sono del 1500 e vengono venerate dai fedeli nel pomeriggio del giorno di Pasqua. Il giorno 29 giugno viene ricordata la data della consacrazione del Santuario. La ricorrenza della festa della Madonna viene celebrata il 2 luglio, che è la Visitazione, preceduta da una devota novena.

Cortile del Romitorio ricoperto di neve
Negli archivi parrocchiali risultano i vari parroci che, con spirito di fede evangelica e mariana, hanno curato questo antico Santuario: nel 1800 Francesco Salvi, nel 1900 Antonio Sebastiani, Gaetano Durantini, Angelo Orfei e Fausto Alvisini.

Facciata del Santuario
A fianco al Santuario è sorta una casa di accoglienza francescana che offre la possibilità a gruppi organizzati (giovani, campi scuola, incontri di fede e sociali) di trascorrere un periodo per "... riprendere fiato e continuare il cammino." (Notizie tratte dai depliants a disposizione all'interno del Santuario)

Per saperne di più


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