IL VEGGENTE
Bruno Cornacchiola nacque a Roma il 9 maggio 1913. La sua famiglia, composta dei genitori e di cinque figli, era molto misera, materialmente e spiritualmente. Il padre, spesso ubriaco, poco si interessava ai figli e sperperava il denaro in osteria; la madre, dovendo pensare a sostenere la famiglia, era assillata dal lavoro e si curava poco dei figli.
A quattordici anni Bruno se ne andò di casa e visse - fino al tempo del servizio militare - come vagabondo, abbandonato a se stesso, sui marciapiedi e nelle più squallide aree della emarginazione di Roma.
Nel 1936, dopo il servizio militare, Bruno si sposò con Iolanda Lo Gatto. La prima figlia fu Isola, il secondo Carlo, il terzo Gianfranco; dopo la conversione ebbe un altro figlio.
Partecipò giovanissimo, come volontario, alla guerra di Spagna, militando dalla parte dei marxisti. Lì aveva conosciuto un protestante tedesco che gli aveva inculcato un odio feroce per il Papa e il cattolicesimo. Così, nel 1938, mentre si trovava a Toledo, comprò un pugnale e sulla lama incise: «A morte il Papa!». Nel 1939, terminata la guerra, Bruno ritornò a Roma e ottenne un lavoro di controllore nell'azienda tranviaria. Aderì al partito d'azione e ai battisti, e più tardi entrò a far parte degli "avventisti del settimo giorno". Tra gli avventisti, Bruno venne fatto direttore della gioventù missionaria avventista di Roma e del Lazio e si distinse per il suo impegno e fervore contro la Chiesa, la Vergine, il Papa.
Il 12 aprile 1947 fu protagonista delle apparizioni delle Tre Fontane. Da allora il veggente trascorse tutta la sua vita a difendere l'Eucarestia, l'Immacolata e il Papa. Più tardi fondò un'opera catechistica, la SACRI (Schiere Arditi di Cristo Re Immortale). Tenne innumerevoli conferenze dal Canada sino all'Australia, narrando la storia della sua conversione. Questo suo impegno gli diede modo di incontrare diversi papi: Pio XII, Giovanni XXIII, Paolo VI e Giovanni Paolo II.
Bruno Cornacchiola è morto il 22 giugno 2001, Festa del Sacro Cuore di Gesù.
IL LUOGO DELLE APPARIZIONI
La famiglia di Bruno Cornacchiola |
La decapitazione dell'Apostolo, sempre secondo la tradizione, avvenne sotto un pino, presso un cippo marmoreo, che ora si può vedere in un angolo della chiesa stessa. Si dice che la testa dell'Apostolo, mozzata con un deciso colpo di spada, sia rimbalzata per terra tre volte e che a ogni balzo sarebbe scaturita una sorgente di acqua.
Possiamo supporre che la Madonna abbia scelto quella località proprio in riferimento a san Paolo, non solo per la sua conversione ma anche per il suo amore alla Chiesa e alla sua opera di evangelizzazione. Ciò che accadde all'Apostolo sulla via per Damasco ha parecchi punti di contatto con ciò che si verificò in questa apparizione della Vergine a Bruno Cornacchiola. Gesù disse a Saulo: «Io sono colui che tu perseguiti!». Alle Tre Fontane la Madonna dirà al veggente, rivestendolo della sua luce affettuosa: «Tu mi perseguiti, ora basta!». E lo invitò a entrare nella vera Chiesa che la celeste Regina definisce «ovile santo, corte celeste in terra».
LE APPARIZIONI E I MESSAGGI
È sabato in Albis quel 12 aprile 1947. Verso le 14, papà Bruno parte con i suoi tre bambini: Isola, di undici anni, Carlo di sette e Gianfranco di quattro. Li conduce alla periferia di Roma, sulla Laurentina, non lontano dal convento dei trappisti delle Tre Fontane.
Mentre i tre bambini giocano, Bruno prepara un testo col quale intende dimostrare che Maria non è Vergine, che l'Immacolata Concezione è una fantasia al pari dell'Assunzione in Cielo. Mentre Cornacchiola consulta la Bibbia per trovare i passi adatti a sostenere le sue affermazioni, i bambini lo interrompono dicendogli di aver perso la palla.
Articolo di Antonio Socci (clicca sull'immagine) |
Famiglia di Bruno Cornacchiola (tratta dal Web) |
Poi la «bella signora» parlò con voce dolcissima e disse: «Sono colei che sono nella Trinità divina. Sono la Vergine della Rivelazione. Tu mi perseguiti, ora basta! Rientra nell'Ovile Santo, Corte Celeste in terra. Il giuramento di Dio è e rimane immutabile: i nove venerdì del Sacro Cuore che tu facesti, amorevolmente spinto dalla tua fedele sposa, prima di entrare nella via della menzogna, ti hanno salvato!»".
Bruno è pervaso da un'intensissima felicità, mentre la grotta - abitualmente molto maleodorante - si riempie di un dolcissimo profumo.
Bruno Cornacchiola |
Gli fa una bellissima promessa: «Con questa terra di peccato opererò potenti miracoli per la conversione degli increduli...», «Io convertirò i più ostinati con prodigi che opererò con questa terra di peccato...». La Madonna inoltre rivela a Bruno: «Il mio corpo non marcì, né poteva marcire. Mio Figlio e gli angeli mi vennero a prendere al momento del mio trapasso...». Con queste parole Maria si presentava anche come Assunta in Cielo in anima e corpo. Mentre a Lourdes (1858) l'apparizione della Madonna confermò il dogma dell'Immacolata Concezione promulgato l'8 dicembre 1854 da Pio IX, alla Grotta delle Tre Fontane, nel 1947, la Madonna anticipa il Dogma dell'Assunzione in Cielo di Maria promulgato da Pio XII il 1° novembre 1950. La Madonna, alla Grotta delle Tre Fontane, raccomandò con chiarezza e precisione di vivere la Divina Dottrina, di vivere il cristianesimo, cioè di vivere la religione.
Ma occorreva dare al veggente la certezza che quella esperienza che stava vivendo, e che tanto avrebbe inciso nella sua vita, non era una allucinazione o un inganno di Satana. Per questo gli dice: «Desidero darti una sicura prova della divina realtà che stai vivendo perché tu possa escludere ogni altra motivazione del tuo incontro, compresa quella del nemico infernale, come molti ti vorranno far credere. E questo è il segno: dovrai andare per le chiese e per le vie. Per le chiese, al primo sacerdote che incontrerai e per le strade, a ogni sacerdote che incontrerai, tu dirai: "Padre, devo parlarle!". Se costui ti risponderà: "Ave Maria, figliolo, cosa vuoi", pregalo di fermarsi, perché è quello da me scelto. A lui manifesterai ciò che il cuore ti dirà e ubbidiscilo; ti indicherà infatti un altro sacerdote con queste parole: "Quello fa per il caso tuo"».
Continuando, la Madonna lo esorta a essere «prudente, ché la scienza rinnegherà Dio», quindi gli detta un messaggio segreto da consegnare personalmente alla «Santità del Padre, supremo pastore della cristianità», accompagnato però da un altro sacerdote che gli dirà: «Bruno, io mi sento legato a te». «Poi la Madonna», riferisce il veggente, «mi parla di ciò che sta avvenendo nel mondo, di quello che succederà nell'avvenire, come va la Chiesa, come va la fede e che gli uomini non crederanno più... Tante cose che si stanno avverando adesso... Ma molte cose si dovranno avverare...». E la celeste Signora lo conforta: «Alcuni a cui tu narrerai questa visione non ti crederanno, ma non lasciarti deprimere». Al termine dell'incontro, la Madonna fa un inchino e dice a Bruno: «Sono colei che sono nella Trinità divina. Sono la Vergine della Rivelazione. Ecco, prima di andare via io ti dico queste parole: la Rivelazione è la Parola di Dio, questa Rivelazione parla di me. Ecco perché ho dato questo titolo: Vergine della Rivelazione». Poi fa alcuni passi, si gira ed entra dentro la parete della grotta. Termina allora quella grande luce e si vede la Vergine che si allontana lentamente. La direzione presa, Nei giorni successivi Cornacchiola va alla ricerca di un sacerdote e ne interpella parecchi; nessuno però gli risponde con le parole indicate dalla Vergine. Finalmente, su consiglio di sua moglie, decide di rivolgersi al parroco; siccome però questi lo conosce come un acerrimo nemico della Chiesa, non osa andare subito da lui, ma interpella prima un altro prete che officia nella stessa chiesa: questi gli risponde esattamente con le parole che Bruno attendeva e lo indirizza al parroco stesso come alla persona più adatta. Bruno e sua moglie si confessano e si comunicano e rientrano a far parte della comunità parrocchiale, dalla quale da tempo erano usciti.
andando via, è verso la basilica di San Pietro.
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Uno dei sacerdoti della chiesa di Ognissanti, don Mario Sfoggia, manifesta a Bruno il desiderio di visitare anche lui la grotta. Il 23 maggio si recano assieme alla grotta; i due si inginocchiano vicino al sasso dove la Madonna aveva appoggiato i piedi e cominciano la recita del Rosario. Bruno risponde regolarmente alle preghiere, ma poi improvvisamente smette di parlare. Allora don Mario vuole vedere meglio cosa accade ma mentre sta per farlo, viene investito come da una scarica elettrica che lo blocca, rendendolo incapace di ogni minimo movimento.
Sente Bruno che mormora: «Quant'è bella!... Quant'è bella!... Ma è grigio, non è nero...». «Don Mario, è rivenuta!» gli dice Bruno. Gli racconta che durante la visione la Madonna aveva posto le sue mani sul capo a tutti e due e poi se n'era andata, lasciando un profumo intenso. Il sacerdote abbraccia Bruno e gli dice: «Bruno, mi sento legato a te!». A queste parole il veggente ha come un sussulto e pieno di gioia riabbraccia don Mario. Quelle parole pronunciate dal sacerdote erano il segno che la Madonna gli aveva dato per indicargli che sarebbe stato colui che lo avrebbe accompagnato dal Papa per consegnargli il messaggio.
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LA POSIZIONE DELLA CHIESA E I SEGNI DI AUTENTICITÀ
La Chiesa, pur non avendo ancora riconosciuto ufficialmente il caso, l'ha sempre manifestamente sostenuto. Soprattutto nei primi tempi non mancarono scetticismi e difficoltà, però la Chiesa non pose mai ostacoli e Bruno Cornacchiola veniva spesso invitato a parlare della sua esperienza in varie città italiane, perfino nelle roccaforti dei suoi ex compagni.
Un aiuto concreto giunse certamente dal suo incontro con il papa Pio XII, il 9 dicembre 1949, in chiusura della celebrazione della cosiddetta «Crociata della bontà» in piazza San Pietro. In quell'occasione Bruno confessò al Santo Padre che, dieci anni prima, al ritorno dalla guerra civile spagnola, era stata sua intenzione ucciderlo.
Col tempo, la competente Autorità Ecclesiastica non solo permise il culto alla Vergine della Rivelazione, ma affidò la cura della Grotta ai Padri Francescani Conventuali. In seguito lo stesso Vicariato di Roma iniziò i lavori di sistemazione generale di quel luogo, che ormai è definito «Il sacro boschetto della Grotta Miracolosa». Con questi lavori il movimento mariano alla Grotta ne ha avvantaggiato assai. Ormai la rustica collina è trasformata in un vero e proprio Santuario. Anche l'Osservatore Romano, organo ufficiale della Santa Sede, elencando in un suo articolo i più celebri Santuari Mariani, non tralasciò di menzionare quello delle Tre Fontane.
Nel luogo delle apparizioni sono state segnalate numerose prodigiose conversioni, con ritorno alla vita sacramentale, e guarigioni, come attestano anche i tanti ex voto che tutti possono vedere alle spalle della grotta.
La terra della Grotta ormai è molto apprezzata e richiesta. Si sono ottenute tante guarigioni, anche miracolose, al contatto con essa. Le richieste di qualche pizzico di questa terra benedetta pervengono da ogni parte del mondo. È stato pubblicato un volume, dal titolo «La Grotta delle Tre Fontane», ove sono esposte le guarigioni più rilevanti all'esame della critica scientifica, con uno studio medico rigoroso dei singoli casi. Ne è autore il Dottore Alberto Alliney (già membro del "Bureau médical des constatations" di Lourdes); la prefazione è del Professore Nicola Pende. All'inizio del volume l'autore dice: "Molti mi chiedono, oralmente o per lettera, se alla Grotta delle Tre Fontane con quella terra avvengono realmente delle guarigioni prodigiose. Dopo quattro anni di serene osservazioni e di rigorosi controlli, posso affermare che sono avvenute molte guarigioni prodigiose, guarigioni che hanno stupito tutti i medici, guarigioni che superano in potenza le conoscenze note alla scienza".
Il 12 aprile 1980, esattamente trentatré anni dopo la prima apparizione, più di tremila persone che si erano radunate vicino alla grotta furono testimoni di un prodigio solare. Molti hanno attestato di aver assistito al fenomeno soprannaturale, descrivendone minuziosamente i particolari. L'avvenimento era già atteso perché Maria SS. l'aveva annunciato precedentemente al veggente. Il fenomeno si ripeté anche negli anni successivi in coincidenza con gli anniversari delle apparizioni.
LE APPARIZIONI PREANNUNCIATE 10 ANNI PRIMA A UNA MISTICA
La Madonna nel 1937 aveva informato la serva di Dio Luigina Sinapi delle future apparizioni alle Tre Fontane. La donna entrò all'interno della caverna e vi scorse la Vergine piangente con gli occhi bassi; stupita si guardò intorno e, in un angolo, trovò i resti di un feto, quasi certamente abortito e gettato in quel luogo oscuro, lontano da occhi indiscreti. Luigina, dopo aver dato sepoltura a quelle povere ossa, si accorse che la Madonna la guardava teneramente per il gesto di carità e di amore compiuto; in seguito la Vergine disse: “Io ritornerò in questo luogo per convertire un uomo, che oggi lotta acerbamente contro la Chiesa di Cristo e vuole assassinare il Santo Padre (...). Va’ adesso a San Pietro, là troverai una religiosa che ti farà conoscere suo fratello, che è un cardinale. A lui devi portare il messaggio. Da questo luogo insedierò a Roma il trono della mia glorificazione. Dovrai dire al cardinale che presto sarà il nuovo Papa”.
La Sinapi andò alla ricerca della donna, descritta dalla Vergine anche nell'aspetto fisico, e la trovò a San Pietro, trattandosi della sorella del cardinale Eugenio Pacelli. La mistica parlò con il cardinale, che allora ascoltò con un certo distacco le parole di quella donna semplice, ma animata da una fede profondissima; due anni dopo, però, Eugenio Pacelli salì al soglio pontificio con il nome di Pio XII!
Forse anche in ragione della profezia mariana, il nuovo Papa ebbe nei confronti delle apparizioni delle Tre Fontane un atteggiamento di particolare disponibilità, dimostrandosi sempre più convinto della loro autenticità. Ma tra le parole, che la veggente romana aveva udito dalla Madonna, c’era anche l’annuncio della straordinaria conversione di un anticattolico e della sua totale partecipazione all'esperienza mistica proposta da Maria, un fatto che avrebbe consolidato il culto della Vergine delle Tre Fontane.
Spunti, notizie e immagini utili per la realizzazione di questa pagina sono stati tratti principalmente da:- "La bella signora delle tre fontane. Storia della Vergine della rivelazione" di Angelo M. Tentori, Paoline Editoriale Libri;- "Le apparizioni della Vergine Maria" di Paola Giovetti, Edizioni San Paolo;- "Dizionario cronologico delle apparizioni della Madonna", Gottfried Hierzenberger e Otto Nedomansky, Edizioni Piemme;- "Le apparizioni della Madonna" di Massimo Centini, De Vecchi Editore;- "Vergine della Rivelazione" di don Giuseppe Tomaselli;- "Fede e Cultura", anno VII, n. 40 - giugno 2007;- i siti Web: Sito ufficiale del Santuario della Vergine della Rivelazione; Associazione catechistica SACRI; La Vergine della Rivelazione è apparsa alle Tre Fontane.(Articolo tratto dal sito "Profezie per il Terzo Millennio" - https://profezie3m.altervista.org/prof_3m1.htm)
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