Icone in Roma attribuite,
per tradizione, a San Luca
SANTA MARIA IN ARACOELI
Sul grande altare barocco è situata l’icona della Madonna, immagine molto venerata dai romani.
Si hanno notizie di questa icona a Roma sin dall’ottavo secolo ma, perduto l’originale, fu sostituita da una copia nella metà del X secolo.
L’originale proveniente da Gerusalemme era custodito nel santuario di Chalcoprateia e arrivato dalla capitale bizantina a Roma nel V secolo.
L’originale perduto fu allora sostituito da una delle numerose copie fatte precedentemente. Si trovano esempi in Grecia, Germania, Russia e in altre parti d’Italia; una celebre icona di questo tipo si trova a Spoleto.
Maria guarda l’osservatore leggermente voltata verso destra, la sua mano destra è alzata mentre la sinistra è appoggiata al petto ad indicare che intercede per tutti coloro che si rivolgono a Lei.
Sulla testa è raffigurato un diadema.
A questo tipo di raffigurazione sono stati dati diversi nomi:
Si hanno notizie di questa icona a Roma sin dall’ottavo secolo ma, perduto l’originale, fu sostituita da una copia nella metà del X secolo.
L’originale proveniente da Gerusalemme era custodito nel santuario di Chalcoprateia e arrivato dalla capitale bizantina a Roma nel V secolo.
L’originale perduto fu allora sostituito da una delle numerose copie fatte precedentemente. Si trovano esempi in Grecia, Germania, Russia e in altre parti d’Italia; una celebre icona di questo tipo si trova a Spoleto.
Maria guarda l’osservatore leggermente voltata verso destra, la sua mano destra è alzata mentre la sinistra è appoggiata al petto ad indicare che intercede per tutti coloro che si rivolgono a Lei.
Sulla testa è raffigurato un diadema.
A questo tipo di raffigurazione sono stati dati diversi nomi:
- AGHIOSORITISSA, perché l’originale si trovava nel santuario nel quale era custodita l’Aghia Soros, “Sacra Urna” nella quale era conservata la cintura della Vergine.
- CHALCOPRATISSA, perché il santuario di Chalcoprateia era situato nel quartiere del mercato del rame (in greco chalcos) a centocinquanta metri dalla chiesa di S. Sofia.
- PARAKLISIS o Supplica per il suo gesto di intercessione.
Secondo la tradizione l’originale dell’Aghiosoritissa fu eseguito da San Luca, per cui viene anche indicata come Madonna di San Luca.
A Roma vi sono sei icone molto simili a questa immagine, si trovano a Santa Maria in via Lata, in Sant’Alessio, in San Lorenzo in Damaso, in Santa Maria in Campo Marzio e in Santa Maria del Rosario a Monte Mario.
Si attribuisce a questa immagine dell’Aracoeli la cessazione della peste a Roma nel 1348 e per riconoscenza fu costruita, con sottoscrizione popolare, la scalinata di 124 gradini, inaugurata da Cola di Rienzo. Il 30 maggio 1948 fu consacrata a questa immagine la città di Roma.
SANTA MARIA
IN VIA LATA
Si attribuisce a questa immagine dell’Aracoeli la cessazione della peste a Roma nel 1348 e per riconoscenza fu costruita, con sottoscrizione popolare, la scalinata di 124 gradini, inaugurata da Cola di Rienzo. Il 30 maggio 1948 fu consacrata a questa immagine la città di Roma.
SANTA MARIA
IN VIA LATA
In un grande tabernacolo d’argento sull’altare maggiore è venerata questa immagine della Vergine, anche questa attribuita, secondo la tradizione, a San Luca.
E’ venerata con i due nomi scritti nella parte inferiore:”Fons Lucis”, Fonte di luce, o “Stella Maris”, Stella del mare.
Fonte di luce per illuminare la vita a tutti gli uomini in stato di bisogno; ma generalmente è invocata, fin dall’ottavo secolo, e conosciuta con il nome di “ Madonna Advocata”.
E’ dipinta su tavola, opera di un certo “Petrus pictor”.
Fonte di luce per illuminare la vita a tutti gli uomini in stato di bisogno; ma generalmente è invocata, fin dall’ottavo secolo, e conosciuta con il nome di “ Madonna Advocata”.
E’ dipinta su tavola, opera di un certo “Petrus pictor”.
Secondo alcuni studiosi si può attribuire alla seconda metà del XII secolo, secondo altri è più antica; molto ben conservata, è un bell'esempio di pittura bizantina.
Anche questa immagine è simile a quella dell’Aracoeli, stessa posa e stesso atteggiamento con grandi occhi e ricchi ornamenti. Presenta lungo il perimetro una decorazione e nel lato inferiore la scritta: Fonslucisstelamaris.
Arch. Pietro Strini (Cfr. Roma Sacra 15° e 2° itinerario:
Anche questa immagine è simile a quella dell’Aracoeli, stessa posa e stesso atteggiamento con grandi occhi e ricchi ornamenti. Presenta lungo il perimetro una decorazione e nel lato inferiore la scritta: Fonslucisstelamaris.
Arch. Pietro Strini (Cfr. Roma Sacra 15° e 2° itinerario:
E. SENDLER, Le icone bizantine della Madre di Dio, Milano 1995, p. 213.
L. GRASSI, La Madonna di Aracoeli e le tradizioni romane del tema iconografico, in Riv. Arch. Cristiana, XVIII, 1941 pag. 51ss, Rothemund 273).
L. GRASSI, La Madonna di Aracoeli e le tradizioni romane del tema iconografico, in Riv. Arch. Cristiana, XVIII, 1941 pag. 51ss, Rothemund 273).
(Si ringrazia Maurizio Mercuri
per la donazione delle immaginette)
per la donazione delle immaginette)
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