mercoledì 18 gennaio 2017

Maria Santissima del Miracolo - 175° ann. Conversione Miracolosa




175° anniversario della miracolosa conversione dell’ateo di origini ebree Alfonso Ratisbonne.
L’uomo infatti si convertì al cattolicesimo a seguito dell’apparizione della Madonna delle Medaglia Miracolosa nella chiesa di Sant'Andrea delle Fratte a Roma nel 1842!
Fu lo stesso Alfonso che in seguito all'apparizione testimoniò:
“La Vergine non pronunciava alcuna parola, ma compresi perfettamente… provavo un cambiamento così totale che credevo di essere un altro, la gioia più ardente scoppiò nel profondo dell’anima; non potei parlare… non saprei render conto delle verità di cui avevo acquisito la fede e la conoscenza. 
Tutto quello che posso dire è che il velo cadde dai miei occhi; non un solo velo, ma tutta la moltitudine di veli che mi aveva circondato, scomparve… uscivo da un abisso di tenebre, vedevo nel fondo dell’abisso le estreme miserie da cui ero stato tratto a opera di una misericordia infinita… tanti uomini scendono tranquillamente in questo abisso con gli occhi chiusi dall'orgoglio e dall'indifferenza… mi si chiede come ho appreso queste verità, poiché è certo che non ho mai aperto un libro di religione, non ho mai letto una sola pagina della Bibbia: tutto quello che so è che, entrando in chiesa, ignoravo tutto, e uscendone, vedevo tutto chiaro… non avevo alcuna conoscenza letterale ma interpretavo il senso e lo spirito dei dogmi, tutto avveniva dentro di me, e queste impressioni, mille volte più rapide del pensiero, non avevano solamente commosso l’animo, ma l’avevano diretto verso una nuova vita… i pregiudizi contro il Cristianesimo non esistevano più, l’amore del mio Dio aveva preso il posto di qualsiasi altro amore.”

Quadro miracoloso della Chiesa di Sant'Andrea delle Fratte a Roma

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Si concludono mercoledì 20 Gennaio 2017, a Taranto, nella chiesa di San Francesco di Paola, le celebrazioni in onore della Madonna del Miracolo, in ricordo dell’apparizione in Sant’Andrea delle Fratte, a Roma, avvenuta il 20 gennaio 1842 all’ebreo Alfonso Ratisbonne, poi convertitosi.

Incessante, come ogni anno, è il pellegrinaggio nella bella cappella laterale dedicata alla Vergine e davanti al reliquiario, esposto per l’occasione, che conserva un lembo della tovaglia dell’altare su cui apparve la Beata Vergine.

Nella giornata di mercoledì 20, ricorrenza dell’apparizione mariana, il programma prevede: a mezzogiorno, commemorazione dell’avvenimento e supplica; alle ore 18 catechesi sulla vita consacrata a servizio della Chiesa di Taranto a cura di padre Nicola Preziuso, parroco Gesù Divin Lavoratore; alle ore 18,30 solenne celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo emerito mons. Benigno Luigi Papa; i canti saranno animati dal coro “Monte Carmelo” diretto da Anna D’Andria.
Così padre Angelo Mianulli, dei padri Minimi, promotore di questo culto mariano a Taranto, che racconta l’apparizione mariana ad Alfonso Ratisbonne, nella chiesa di Sant’Andrea delle Fratte in Roma, il 20 gennaio 1842: 
“Non c’era proprio da sperare che in quel giovane, titolare di una famosa banca d’Alsazia, scettico e razionalista, privo di qualsiasi convinzione religiosa, sempre ostile e beffardo verso tutto ciò che avesse un riferimento al cattolicesimo, potesse sorgere una vocazione missionaria con una vita eroicamente consacrata alla cura di bambini ebrei, cristiani e musulmani abbandonati. 
Chiesa di S. Francesco da Paola - Taranto
 

Alfonso Ratisbonne nacque a Strasburgo il 1° maggio del 1814. Fu un miracolo di conversione fulminea e duratura, la sua, ottenuto dalla materna intercessione della SS. Vergine Immacolata. Morì nella terra dei suoi antenati il 6 maggio del 1884 in concetto di santità. Oltre 200 sacerdoti partecipò al suo funerale con un corteo d’immensa folla di ogni religione ad accompagnare la sua salma”.
“E come non ricordare – conclude padre Angelo – le incredibili peripezie che accompagnarono, nel 1986, il viaggio del quadro della Madonna del Miracolo, che veneriamo in San Francesco di Paola, da Roma a Taranto, tante volte salvato dalla distruzione. ‘Qualcuno’ temeva le innumerevoli grazie. La più famosa accadde nel dopoguerra a un bambino di 10 anni, ricoverato al vecchio ospedale ‘SS. Annunziata’ per meningo-tifo con complicanze polmonari. Gli fu subito messa al collo la medaglietta della Madonna miracolosa e, assieme agli altri ammalati si iniziò a pregare per lui. Ma per la mancanza di medicine idonee peggiorava sempre di più. La febbre era arrivata a 41°, con stato comatoso, e fu necessario l’uso di borse di ghiaccio. La madre cercava di scuoterlo, ma inutilmente. Finchè dopo qualche tempo il ragazzo si svegliò e le riferì che la ‘Bella Signora’ gli aveva detto di togliere il ghiaccio perché era guarito. Ma era anche necessario, aggiunse, che la madre cambiasse vita. E chiese da mangiare, fra la commozione e lo stupore generale. 
La guarigione inspiegabile in seguito fu accertata dai medici. (articolo tratto da http://www.corriereditaranto.it/).

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