domenica 29 gennaio 2017

Roccamonfina (CE) - Maria SS. Dei Lattani


La scultura, realizzata su un monolico lavico di colore grigio chiaro (la figura della Vergine è stata colorata nel secolo XVII),alta poco più di un metro, del peso di circa tre quintali. Scolpita probabilmente da uno scalpellino locale prima dell'anno mille, venne nascosta su questo monte al tempo della persecuzione iconoclasta, durata dal 713 all'843, per evitarne la distruzione. La statua presenta la Vergine in trono, con veste rossa e manto azzurro, che regge il Bambino, raffigurato originariamente nella sua nudità, che reca nella mano sinistra un globo sormontato dalla croce polare e nella destra una colomba. L'abito della Vergine, con cintola molto alta, sembrerebbe una gamurra, un tipo di veste femminile in uso nei secoli XIV e XV, che potrebbe fornire un indizio per la cronologia della scultura che, secondo la tradizione, fu ritrovata tra la fine del 1429 e gli inizi del 1430, periodo a cui si lega tradizionalmente anche la fondazione del Santuario. Sulla nicchia della Madonna, una lapide ricorda le grazie ottenute per intercessione di Maria e i suoi Titoli di Gloria.

IL PIO PELLEGRINO CHE BRAMI FIUMI DI LATTE
SGORGANTI DAL CIELO, ASCENDA QUESTA
PRODIGIOSA MONTAGNA DEI LATTANTI
POICHE' LA REGINA CHE GODE
AL DI SOPRA DEGLI ANGELI
QUI CHIEDE IL SUO CULTO,
QUI PORGE IL SUO TURGIDO SENO.
ELLA E' LA FIGLIA, SPOSA,
MADRE DI DIO E
FLORIDA VERGINE.
CHE COSA NON OTTERRA' CHI LA INVOCA DI CUORE?
ANNO DEL SIGNORE 1586




Santuario della Madonna dei Lattani



Il Santurio della Madonna dei Lattani si trova sul monte dei Lattani, 850 metri s.l.m., uno dei tanti crateri del vasto comprensorio vulcanico del Roccamonfina, ora spento, ma attivissimo nei tempi antichi.

L'attribuzione "dei Lattani" alla Madonna e al Santuario nel suo complesso non è univocamente motivata.
Vi è, infatti, chi sostiene che essa sia da riferire all'omonimo che ne indica la località di ubicazione e/o di riferimento della Sacra Icona, ma vi è anche chi fa riferimento ad una leggendaria capretta definita "lattifera" che fu la causa del suddetto rinvenimento "miracoloso". 
Altri ancora fanno riferimento a un luogo originariamente legato al culto delle fonti ed è proprio S. Maria delle Fonti che la chiama P. Francesco Gonzaga nel sec. XVI, nella sua opera De Origine Seraphicae Religionis Franciscanae de Observatia (Roma 1587- 527)

Il Papa Pio XII, con il suo Breve Pontificio Vitae Hujus Jactati del 12 maggio 1952, Le attribuisce, invece, il più ecumenico e maestoso titolo di Regina Mundi.

E' da evidenziare anche che l'esistenza, nel XV secolo, di un edificio di culto dedicato alla Beata Vergine è documentato, in modo inoppugnabile, dall'epigrafe murata sul lato destro della facciata della chiesa, ove in caratteri gotici è scritto:

"Hanc quicunque Dei Genetricis visitat aedem, sun festis eius Cristique, et disciplinorum, indulgentur ei centum peccata diebus. Quam fecit Thomas cognomine de Peregrinis anno 1430"

"Chiunque visita questo edificio della Genitrice di Dio, nelle feste dedicate a Lei. a Cristo, e ai discepoli, i peccati gli saranno indulgenziati di cento giorni. Lo costruì Tommaso soprannominato De Peregrinis. Anno 1430" (Tratto dal sito web http://www.santuariolattani.it/)

 

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