lunedì 29 giugno 2015

Castellammare di Stabia (NA) - Santa Maria di Pozzano



La Madonna di Pozzano è l'appellativo con cui si venera, nell'omonima basilica santuario a Castellammare di Stabia, il quadro raffigurante la vergine Maria, seduta in trono, nell'atto di allattare il Bambino Gesù, risalente all'XI - XIII secolo; è insieme a San Catello, compatrona della città stabiese.

La tradizione vuole che a seguito dell'iconoclastia, il quadro della Madonna di Pozzano, secondo gli storici una copia della Madonna di Costantinopoli, fosse stato nascosto in un pozzo, sulla collina di Pozzano. Diversi secoli dopo, alcuni contadini che risiedevano nei pressi del pozzo, ormai abbandonato e ricoperto di rovi, videro ardere per diverse sere una fiamma, ma impauriti non osarono avvicinarsi; alcuni giorni dopo, un gruppo di pescatori, intenti a trainare sulla spiaggia le barche a causa dell'arrivo di un temporale, fu protagonista di un'apparizione della Madonna, ricoperta da un velo bianco, che li invitava a cercare il pozzo e a recuperare la sacra immagine aggiungendo poi:



« In quel sito voglio in mio onore edificata una chiesa, e gli stabiesi possono essere sicuri che in essa godranno tutto il favore del mio patrocinio. »

I pescatori, credendo si trattasse di un'allucinazione, non eseguirono l'invito della vergine, la quale si ripresentò la sera successiva: gli uomini, spaventati, corsero dal vescovo, il quale aveva avuto la stessa visione in sogno. Organizzata una processione, in poco tempo, dopo aver rimosso grandi quantità di rovi, fu ritrovato il pozzo ed al suo interno un involucro che conteneva l'effigie della Vergine, miracolosamente ben conservata, nonostante l'umidità del luogo. Tuttavia questa leggenda è stata in parte smentita, soprattutto circa le origini del quadro, che ha una datazione posteriore rispetto alla fine dell'iconoclastia.

L'opera, in stile bizantino-costantinopolitana, così è stata definita nel 1952 da Francesco di Capua, è alta 131 centimetri per 71 di larghezza ed è eseguita su tela di bisso, fatta poi aderire su tavole di legno: la raffigurazione rappresenta la vergine Maria seduta su un trono, poggiato su una nuvola, con in braccio Gesù bambino mentre viene allattato; lo sguardo della vergine, con il capo coronato da dodici stelle è rivolto verso lo spettatore, mentre quello del bambino verso la madre.

I due personaggi sono entrambi vestiti con abiti in rosa-rosso e portano collane e corone ed inoltre la Madonna è coperta da un manto celeste, la cui parte inferiore è decorato con stelle; ai bordi laterali del quadro sono raffigurati in piccole lunette i dodici apostoli. Di fattura anonima, l'opera nel corso degli anni è stata attribuita a San Luca, ad un ignoto pittore greco ed alla scuola toscana; la tela è stata completamente restaurata nel 1995.


Nessun commento:

Posta un commento