lunedì 24 maggio 2021

Noci (BA) - Madonna della Scala


Il Monastero

L’abbazia Madonna della Scala, si trova in territorio di Noci (Bari) e diocesi di Conversano – Monopoli. È situata nella zona delle Murge a 400 msl, a circa uguale distanza da Bari, Taranto e Matera. Il monastero fu iniziato l’8 agosto 1930 su progetto dell’architetto Ugo Zanchetta e poi proseguito dall’ingegnere p. Agostino Lanzani, monaco benedettino. L’edificio si presenta come una costruzione massiccia in pietra collocata sulla cima della collina omonima, isolata in mezzo alla campagna circostante. All’interno un ampio chiostro immette al refettorio, alla chiesa, al corridoio (lati Sud Est) delle celle, alla foresteria sul lato nord del chiostro. La chiesa, costruita in stile romanico pugliese, fu benedetta dall’ab. Emmanuele Caronti (1954), poi consacrata dall’arcivescovo M. Magrassi nel XV centenario di S. Benedetto (1980). L’edificio si innesta a una preesistente chiesetta romanica del sec XIII residuo di una grangia cassinese. La collina, apparsa arida ai fondatori, adesso si presenta ricoperta di olivi e conifere. Davanti al monastero si trova l’elegante villa Lenti con un ampio giardino, che ora funge da foresteria esterna per gruppi e famiglie.



La Storia
La storia dell’abbazia inizia nella festa di S. Benedetto dell’11 luglio 1930, quando il fondatore, l’abate Emmanuele Caronti del monastero di S. Giovanni Ev. d Parma, accompagna i primi monaci nella villa di Donna Laura Lenti Bacile, generosa benefattrice che donò terreni e denaro per la costruzione del monastero. 

Mentre il cenobio si costruiva, i monaci dimoravano in paese a Noci nella canonica dell’arciprete Vito Intini, per trasferirsi poi definitivamente nel nuovo monastero il 18 luglio 1932. Il monastero fu inaugurato il 5 agosto 1932 dall’abate Caronti. Fino al 1962 la comunità sostenne vari disagi per povertà economica, mancanza di acqua potabile e di elettricità, e inoltre requisizioni di locali durante la guerra. Le vocazioni comunque non mancarono e nel 1941 divenne priorato eleggendo il primo priore nella figura del p. Ceci. La comunità nel 1954 , divenuta abbazia , eleggerà sempre il p. Ceci come suo primo abate. A lui sono poi succeduti gli abati Zaramella, Magrassi (divenuto nel 1972 arcivescovo di Bari), Baroffio, Bianchi , Ogliari e l’attuale Gustino Pege.

Le Attività
Oltre al tempo dedicato all’Opus Dei e alla lectio Divina, i monaci della Madonna della Scala sono impegnati anche in alcune attività materiali a culturali. In monastero opera un laboratorio di restauro del libro, viene curata una grande biblioteca e un archivio (storico e musicale) consultabili anche da studiosi esterni. Alla Madonna della Scala si pubblica la rivista La Scala e opera una casa editrice omonima che ha pubblicato numerosi libri, con la collana editoriale Scintile e due collane dell’archivio (Quaderni di archivio e Multimedia dell’Archivio).I monaci si dedicano poi a lavori agricoli (in particolare la coltivazione e la raccolta di mandorle e olive, tipici della zona). Viene curata l’ospitalità a singole persone o a gruppi con finalità spirituali nella foresteria interna al monastero e in quella esterna in Villa Lenti. Vengono organizzati ritiri, esercizi e corsi vari.
(Notizie tratte dal sito https://www.benedettinisublacensicassinesi.org/project/abbazia-madonna-della-scala-noci/)



Nessun commento:

Posta un commento