giovedì 5 maggio 2016

Roccavivara (CB) - S. Maria di Canneto


Il Santuario della Madonna del Canneto di Roccavivara è il Santuario più importante della Valle del Trigno.

Il maestoso complesso del Santuario della Madonna del Canneto (o di Santa Maria di Canneto), nel comune di Roccavivara (CB), sorge Lungo la Fondovalle del Trigno, in un contesto ambientale davvero molto suggestivo.

La Chiesa attuale risale ai secoli XI – XII, ma il luogo era già abitato in epoca molto più antica. A Canneto, fin dall'epoca romana, esisteva un centro abitato, i cui resti sono emersi nel corso dagli scavi effettuati di fianco al Santuario di Canneto. Emergono, ben conservati, i resti di una villa romana e di un’azienda agricola.

Un primo luogo di culto fu edificato dopo il Concilio di Efeso (431 d.C). L’attuale chiesa con annesso monastero fu edificata dai monaci benedettini di San Vincenzo al Volturno e di Montecassino. L’attestazione nel primo documento storico è dell’anno 703, il “Cronicum Volturnense“. I monaci benedettini rimasero a Canneto fino al 1474. In seguito l’area venne completamente abbandonata e la chiesa decadde in uno stato di totale degrado.

A partire dal 1930, grazie all’opera di Don Duilio Lemme, il parroco di Roccavivara, e dei volontari locali, iniziò il graduale recupero dell’opera ed il Santuario riaprì nel 1935.

Importanti opere di restauro della chiesa di Canneto, sono state realizzate sotto la sorveglianza della Soprintendenza ai Beni Culturali del Molise ed altre opere di abbellimento all’interno ed all’esterno della Chiesa (Trittico, Armadi, Bussola, Coro, Via Crucis, Misteri del rosario, Tenda Convegno, Tenda del Perdono), sono state realizzate dalla Diocesi di Trivento.



La Chiesa di Canneto

La Chiesa della Madonna del Canneto ha una semplice facciata a spioventi, un portone romanico con lunetta a rilievo. Nei muri esterni della chiesa sono inserite iscrizioni varie di epoca romana e medioevale.

Sulla parte destra della chiesa si leva una possente torre campanaria, ultimata nel 1329 dall’Abate Nicola. Nella parte inferiore vi sono cippi e pietre, più in alto due leoni stilofori di epoca romana. Ancora più in alto vi sono strette monofore e un doppio ordine di trifore.

L’interno della chiesa presenta tre navate, divise da pilastri e da colonne, con interessanti capitelli. Dietro l’altare maggiore vi è la Madonna di Canneto del XIV secolo, denominata la Vergine del Sorriso, vista la pace e la serenità che trasmette ed infonde nel pellegrino. Alla base dell’altare maggiore si nota un artistico bassorilievo del X secolo che raffigura l’Ultima Cena. In fondo alla navata di sinistra si trova un Crocifisso ligneo di arte popolare del XV secolo. Nell’abside di destra vi è un moderno ed artistico tabernacolo del 1994, opera dello scultore Gino Legnaghi dell’Accademia di Brera. (Articolo tratto da http://www.altovastese.it/da-visitare/madonna-del-canneto-roccavivara/)


Interno della Chiesa Santuario

Roccavivara e la Villa Rustica


Già nel I sec. a.C., dunque, è attestata la presenza a Roccavivara di una villa rustica, un’antica azienda agricola, per la produzione e lo stoccaggio soprattutto di vino e olio. La villa era del tutto autosufficiente, così come raccomandavano gli scrittori antichi, grazie ad un capiente magazzino con 22 dolia (grandi contenitori ceramici interrati utilizzati per la conservazione di olio, vino e cereali), vasche di decantazione, un torchio, un mulino e un forno.
Nel III sec. d.C. la parte residenziale della villa viene ristrutturata e abbellita con mosaici policromi, forse in seguito al trasferimento del dominus dalla sua residenza municipale (forseTerventum, Trivento, municipio romano nel cui comprensorio ricadeva la zona). Fino alla fine del VII sec. d.C., quando un incendio danneggiò gravemente questa parte della villa, adibita a monastero, non si hanno testimonianze dirette ma è possibile che, già interessata da un’area sepolcrale, avesse ospitato anche un luogo di culto cristiano, intorno al quale, a seguito dell’abbandono dell’attività agricola intensiva, prese vita una piccola comunità religiosa.


Curiosità
Due leoni di pietra, quattro in tutto, sorvegliano le facciate a mezzogiorno della chiesa e del campanile; i monaci benedettini erano soliti indicare in questo modo la direzione verso l’Abbazia Madre di Montecassino.

Siete curiosi di esplorare un luogo fuori dal tempo e così ricco di storia? Non vi resta che mettervi in viaggio percorrendo la SP 15 in direzione della costa. Pochi chilometri dopo il bivio per Roccavivara, sulla destra, troverete le indicazioni per il santuario, che è aperto al pubblico tutti i giorni dalle 8 alle 19; l’area archeologica dal lunedì al sabato, dalle ore 8 alle 14. Ingresso libero.


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