sabato 14 maggio 2016

Fontanellato (PR) - Santuario della Beata Vergine del Santo Rosario


Nel 1512 Veronica da Correggio, vedova di Giacomo Antonio Sanvitale, fondò nel paese, che deteneva in feudo con il titolo comitale, un convento di domenicani. La chiesa del convento venne edificata sopra il trecentesco oratorio di San Giuseppe, presso il castello. Il convento subì saccheggi nel 1521 da parte delle truppe del Sacro Romano Impero che avevano occupato il ducato di Parma, e fu restaurato nel 1531. Nuovamente demolito per costruire nuove fortificazioni contro il ducato di Milano nel 1543, fu ancora ricostruito nel 1552, insieme alla chiesa, ancora dedicata a San Giuseppe.

Una confraternita dedicata alla Madonna del Rosario, con propria cappella, venne istituita nella chiesa conventuale nella seconda metà del XVI secolo. Nel 1615 fu realizzata la statua in legno da porre sopra l'altare della cappella, che ottenne negli anni successivi fama di essere miracolosa. Durante una nuova guerra tra i ducati di Parma e di Milano la statua fu trasferita nel convento di San Pietro martire a Parma, da dove venne poi riportata a Fontanellato nel 1637.

Nel 1641 fu avviata la costruzione di una nuova chiesa più ampia, inaugurata il 18 agosto del 1660, con l'incoronazione della statua ad opera di mons. Alessandro Pallavicini, vescovo di Fidenza. La facciata venne completata nel 1680. Nel 1672 iniziò anche la costruzione di un nuovo convento.




Il duca Ferdinando I nel 1769 tolse il santuario ai domenicani, ai quali fu poi riaffidato nel 1775. Con la soppressione degli ordini religiosi, voluta da Napoleone I nel 1805, il convento divenne sede della scuola delle suore Figlie della Carità, femminile, e della scuola maschile di Santo Stefano che aveva preso il nome di "Corpo dell'industria".


Nel 1816 la duchessa di Parma Maria Luisa d'Asburgo-Lorena concesse il convento alle monache di clausura domenicane del convento di Colorno. Il convento venne restaurato nel 1822 e la chiesa nel 1858-1860. 

Con la soppressione degli ordini religiosi nel 1866 l'edificio del convento passò al comune, dal quale venne riacquistato dai domenicani nel 1879.

Nell'agosto del 1903 papa Pio X elevò la chiesa alla dignità di basilica minore. 


Nel 1913-1920 una nuova monumentale facciata in stile neobarocco sostituì, su disegno dell'architetto Lamberto Cusani quella più antica, affiancata da un nuovo orfanotrofio, inaugurato nel 1925. 

Nello stesso anno venne sistemata davanti alla facciata una statua bronzea del beato cardinale Andrea Ferrari, opera dello scultore Amleto Cataldi.

L'orfanotrofio venne requisito durante la guerra ed adibito a prigione, scuola ufficiali e infine bombardato dagli Alleati, riaperto nel 1948 e chiuso nel 1982.



Nel 1965 è stato aperto un viale d'accesso al santuario, affiancato da un portico, e nel 1978 il convento è stato dotato di un chiostro interno.


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