martedì 9 maggio 2023

Appignano (MC) - La Madonna Addolorata

La Madonna Addolorata

Correva l'anno 1550, quando il Consiglio comunale decise di tributare alla Madonna Addolorata una piccola edicola, che fu poi ricostruita nel 1746 nel quartiere di Santa Croce, perché quella originaria era in pessime condizioni. Ma l'immagine aveva attratto tanti e tali offerte che il Comune riuscì a far costruire non un piccolo altare, bensì una vera e propria Chiesa, i cui lavori durarono dal 1841 al 1859. Possiamo considerarla come il Santuario di Appignano, fortemente voluta sia dalla popolazione che dalle autorità civili. Davvero interessante la facciata della chiesa che costituisce un importante elemento di arredo urbano del quartiere di Santa Croce e si pone come un riferimento di notevole qualità formale, grazie allo slancio verticale del portale, alle nicchie laterali e alle paraste del XVIII sec.

La Chiesa dell'Addolorata

La Madonna dell'Addolorata venne fondata grazie all’iniziativa di un’unione di devoti che con il pretesto della visione del volto della Vergine lacrimante da parte di una donna di Appignano mentre si trovava a pregare nella cappellina sita nel prato di Santa Croce, ne richiesero la costruzione. 
L’evento fu ritenuto miracoloso e nel 1831 il parroco Don Giuseppe Fiorani e il Capitano del Popolo Angelo Benigni richiesero alla curia vescovile di Osimo l’autorizzazione per l’edificazione di un’idonea chiesa. Però ciò non fu facile in primo luogo per problemi di origine finanziaria ancora presenti nel 1833 quando, mentre il vescovo si dichiarava contrario all’autorizzazione, il cardinale ordinò il trasporto della sacra immagine nella chiesa matrice.
 

Solo il 5 giugno 1841 venne data l’autorizzazione alla concessione dell’area necessaria per la costruzione dell’edificio sacro. Il 29 luglio 1841 il vescovo diocesano cardinale Giovanni Soglia pose personalmente la prima pietra della nuova chiesa. Nel 1850 il parroco Don Benedetto Santoni poté benedire la cappella e riporvi la sacra immagine della Vergine. 

Nel 1859 si concluse la prima fase del cantiere. Nel 1882 la chiesa fu elevata a santuario e il primo rettore Don Giovanni Pacifico Masi fece edificare la cappella del Purgatorio. Il nipote Don Giovanni Fammilune fece edificare la cappella sul lato destro dedicata a S. Antonio da Padova mentre la cappella del Purgatorio venne decorata con ornati eseguiti dal pittore Nicola Didimi di Treia. La chiesa di S. Maria Addolorata rappresenta realmente il santuario di Appignano, mancava però un alto riconoscimento delle gerarchie ecclesiastiche, quindi si voleva ottenere l’onore dell’incoronazione dell’immagine. Il 14 settembre 1923 venne realizzato un nuovo altare maggiore in marmo, e il 16 settembre si svolse la cerimonia di incoronazione presso la chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista, dove il cardinale G. Mori pose una corona d’oro sulla fronte della sacra immagine. Nel pomeriggio avvenne la processione che si concluse con la collocazione della Madonna presso l’altare maggiore della chiesa dell’Addolorata.

Nel 1800 avvenne un fatto prodigioso: una donna intenta in preghiera nell’edicola, vide il volto della Vergine versare lacrime di pianto. In seguito al fervore religioso sorto dopo il miracolo, venne costruita nel 1831 una chiesa più degna alla Sacra Immagine. Il 29 luglio 1841 il vescovo di Osimo card. Giovanni Soglia in visita pastorale, pose la prima pietra della nuova chiesa che fu terminata nel 1859.

L’immagine venerata viene posta nella chiesa da don Francesco Santoni, il 8 aprile 1850. La festa è celebrata la seconda domenica di settembre.

Il comune

Appignano, bellissima località collinare situata nel cuore delle Marche, è considerato uno dei paesi più piccoli della provincia di Macerata. Appignano noto a livello nazionale per le sue maioliche e per la produzione di mobili e abbigliamento, è un paese in cui pullulano imprese dei settori più disparati. 


Appignano conserva oltre ad un caratteristico centro storico di epoca medievale e al Palazzo Comunale, realizzato verso la fine del settecento dall’architetto Mattia Capponi di Cupramontana, anche diversi monumenti di interesse artistico e architettonico da visitare come: il Convento di Forano, risalente al XIII sec. e noto per aver ospitato San Francesco d’Assisi; la Chiesa dell’Addolorata, edificata per la prima volta nel basso Medioevo e ricostruita a partire dal 1746; la Chiesa di San Giovanni Battista, costruita nel XVI sec. e rinnovata nel Settecento, Villa Tusculano, una villa costruita in epoca napoleonica dal conte Leopoldo Armaroli su progetto dell’architetto bolognese Giuseppe Nadi.

Video processione

Appignano offre ogni anno ai suoi turisti la Bellente il brigante, una tradizionale cena estiva a base di pietanze ottocentesche che vengono degustate nella piazza del Municipio di Appignano. Con costumi dell’epoca viene rievocata la vita appignanese dell’ottocento, influenzata dalle contraddizioni dello stato napoleonico e dai retaggi del potere papale. All’inizio dell’autunno, si svolge un altro evento di successo: Leguminaria. Un appuntamento gastronomico all’insegna dei legumi secchi, come ceci, fagioli, lenticchie e roveja. Ogni pietanza viene realizzata secondo la ricetta “della nonna” , per poi essere servita in ciotole di terracotta appositamente realizzate dai Mastri Vasai di Appignano.


Nessun commento:

Posta un commento