domenica 21 maggio 2023

Padova (PD) - La madonna del Pilastro

La Madonna del Pilastro

La Pontificia Basilica Minore di Sant'Antonio di Padova è uno dei principali luoghi di culto cattolici della città di Padova, in VenetoConosciuta a livello mondiale come Basilica del Santo, o più semplicemente come il Santo, è una delle più grandi chiese del mondo ed è visitata annualmente da oltre 6,5 milioni di pellegrini, che ne fanno uno dei santuari più venerati del mondo cristiano. Non è comunque la cattedrale della città, titolo che spetta al duomo. In essa sono custodite le reliquie di Sant'Antonio di Padova e la sua tomba.

La piazza del Santo, antistante, ospita il monumento equestre al Gattamelata di Donatello. Donatello realizzò anche le sculture bronzee (Crocifisso della basilica del Santo, statue e formelle di varie dimensioni) che Camillo Boito ha collocato sull'altare maggiore da lui progettato.

Ha la dignità di basilica pontificia. Con i Patti lateranensi la proprietà e l'amministrazione del complesso antoniano, già della città di Padova (dalle origini) che le gestiva attraverso l'ente laicale della Veneranda Arca di Sant'Antonio (dal 1396), furono cedute alla Santa Sede pur rimanendo territorialmente parte dello Stato italiano. L'attuale delegato pontificio è l'arcivescovo Fabio Dal Cin, prelato di Loreto e delegato pontificio del santuario della Santa Casa. Il governo pastorale e la gestione amministrativa della basilica di Sant'Antonio sono regolati dalla costituzione apostolica Memorias Sanctorum di papa Giovanni Paolo II del 12 giugno 1993, la quale definisce i compiti e le relazioni tra la delegazione pontificia, i frati francescani e il sopravvissuto ente Veneranda Arca di Sant'Antonio. La basilica è retta dai francescani dell'Ordine dei frati minori conventuali. Dal 2021 è inclusa dall'UNESCO tra i patrimoni dell'umanità nel sito dei cicli di affreschi del XIV secolo di Padova.


Sulla controfacciata vi è un vasto affresco di Pietro Annigoni, che raffigura Sant'Antonio sul noce che predica il Vangelo, lavoro del 1985. L'area della navata centrale copre uno spazio molto ampio, delimitato da una serie di pilastri a destra e sinistra, i quali sono ricoperti da numerosi monumenti funebri che risalgono soprattutto ai secoli XV-XVII. Questi rappresentano un interessante spaccato della vita civile e culturale della città e della Repubblica di Venezia in quei secoli.


Sul primo pilastro a sinistra è posto l'altare della Madonna del pilastro, anticamente detta Madonna degli orbi, perché qui vi si radunavano i ciechi. Fatto costruire nel 1413 per volontà di Folcatino Buzzacarini, fu rinnovato nel 1472 ad opera di Giovanni Minello ed infine ristrutturato nelle forme attuali per commissione della famiglia Cumani, patrona dell'altare. La pala dell'altare è opera di Stefano da Ferrara e rappresenta la Madonna con Gesù bambino; al dipinto furono successivamente aggiunti San Giovanni evangelista e san Giovanni Battista, opera di un artista della cerchia di Altichiero da Zevio ed infine nel Cinquecento gli angioletti portacorona, lavoro di anonimo. L'altare è completato dal bassorilievo dell'Immacolata, lavoro di un artista della cerchia di Giovanni Bonazza.

Link Madonna del Pilastro

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