giovedì 4 maggio 2023

Olate (LC) - Vergine Addolorata


La Vergine Addolorata di Olate
nella Chiesa di
Don Abbondio

La chiesa, nella tradizione dei Luoghi manzoniani, è identificata con la parrocchia di Don Abbondio in cui si sposarono Renzo e Lucia.

Inizialmente fu dedicata al Santo Martire Vitale, cui venne associata successivamente anche la Santa Martire Valeria.
Divenne parrocchia nel 1614 e un secolo e mezzo più tardi, nel 1767, Tommaso Montani ne seguì i progetti di ampliamento e parziale ricostruzione.
Nel 1934 nuovi lavori aggiunsero, alla struttura classicheggiante, due campate anteriori mentre la facciata, in barocchetto, fu arricchita dall'attuale
portale.
Nel corso di questi interventi venne posta sull'ossario dei morti della "grande peste" una lapide che definiva Olate "Luogo manzoniano per eccellenza". L'anno seguente i lavori vennero ultimati rialzando la torre del campanile, unica struttura originale integralmente conservata, con l'aggiunta di un cono cestile. Anche gli interni subirono rimaneggiamenti, visibili soprattutto nelle cappelle e negli altari minori. Restano invariati il fonte battesimale intagliato seicentesco, il pulpito e l'altare maggiore settecenteschi.
Olate, chiesa di Don Abbondio
Dell'apparato decorativo originale del presbiterio sopravvivono affreschi del XV secolo. Predominano invece gli interventi ottocenteschi e novecenteschi, quest'ultimi ad opera di Luigi e Romualdo Locatelli, che operarono tra il 1923 e il 1934.

Il quartiere di Olate, da sempre identificato dalla tradizione come rione di residenza dei Promessi Sposi,
conserva la "casa di Lucia" e la
"chiesa di Don Abbondio".

Di fatto luogo d'invenzione, si attribuisce ad Antonio Stoppani l'individuazione di una casa masserizia, appartenuta nel Settecento ai nobili Airoldi di Acquate, come l'abitazione della protagonista del romanzo di Manzoni. 
L'edificio conserva al suo interno un ampio cortile concluso da un portale, sopra il quale è affrescata un'Annunciazione del XVI secolo. Sul lato opposto, una torretta colombera consentiva l'accesso agli orti.

(Articolo tratto dal sito web https://www.comune.lecco.it/index.php/vivere-lecco/cosa-vedere/olate)

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