Il sito è dedicato a tutte le raffigurazioni (immaginette e cartoline) della Madonna con i suoi diversi titoli. Il titolo è quell’attributo che viene conferito dai cristiani alla Vergine Maria, per invocare il suo nome oppure per indicare alcuni suoi caratteri. I titoli trovano origine, soprattutto, nei miracoli fatti dalla Vergine, nei luoghi dove si sono verificate le diverse apparizioni e nei particolari attributi iconografici.
mercoledì 31 maggio 2023
Varallo Sesia (VC) - La Vergine Assunta
martedì 30 maggio 2023
Savona (SV) - Nostra Signora di Misericordia
domenica 28 maggio 2023
Pentecoste
Spirito di Sapienza, ti adoro: fammi conoscere la vanità delle cose terrene e l'importanza delle celesti. Gloria al Padre,..
Spirito di Intelletto, ti ringrazi: illumina la mia mente nella fede, perché essa mi sia guida in ogni azione. Gloria al Padre,..
Spirito di Consiglio, ti lodo: fammi docile sempre alle tue sante ispirazioni. Gloria al Padre,..
Spirito di Fortezza, ti benedico: rendimi invincibile alle tentazioni ed ai nemici dell'anima mia. Gloria al Padre,..
Spirito di Scienza, ti glorifico: aiuta la mia mente nelle imprese, solo e sempre alla gloria del Signore. Gloria al Padre,..
Spirito di Pietà, ti prego: fammi la grazia, che le mie orazioni siano più fervorose e più raccolte. Gloria al Padre,..
V. Manda il tuo Spirito ed essi saranno ricreati
R. e rinnoverai la faccia della terra.
Tu o Maria sei unita nella preghiera con gli Apostoli nel Cenacolo.
Lì per opera dello Spirito, dono di Cristo Risorto, nasce la Chiesa,
comunità di amore, in cui ogni barriera fra gli uomini viene abbattuta.
Questa è la missione della Chiesa e di ogni cristiano:
riconciliare gli uomini con Dio e tra loro per fare dell'umanità intera una comunione di persone.
Ave, o Maria...
O Signore, lo stesso Spirito Santo che era sceso su Maria
per far nascere in Lei Gesù figlio di Dio,
scende di nuovo su di Lei e sugli Apostoli nel cenacolo
per dare vita alla Chiesa, Corpo Mistico di Cristo.
Concedi, ti preghiamo, che i cristiani siano nel mondo
segno e forza attiva di unità fra tutti gli uomini.
Per Cristo nostro Signore. Amen.
Spirito Santo fate che nella nostra vita di sposi
possiamo imitare l'unione che esiste fra Cristo e la Chiesa
e che sappiamo essere testimoni
dell'amore sponsale e paterno di Dio
per le anime nostre.
sabato 27 maggio 2023
Borghetto (PA) - Vergine Santissima del Romitello
qui, infatti, si manifestò la Madonna, rivelandosi a un monaco benedettino vissuto nel XIV secolo.
venerdì 26 maggio 2023
Brescia (BS) - Madonna delle Brine
Chiesa di Santa Maria del Carmine
«Li Ill.mi Sig.ri rettori ordinano dopo lunghissime contese
tra la città et Scola da l'una, et li PP. del Carmine dall'altra, che si levi
la Madonna d'essi dalla Chiesa, e vi sia solo quella di S. Luca».
Così annotava nei suoi diari G. Battista Bianchi il 20
genaro 1627.
È una nota curiosa che indica come i fedeli della chiesa del Carmine, e non solo quelli del rione, non volessero perdere la loro identità che si identificava nella devozione popolare alla venerata immagine della Madonna delle Brine.
Il Cielo non era favorevole perché abbondava di piogge od era avaro delle medesime, ed ecco tre giorni di processioni e di suppliche tanto da ottenere la desiderata pioggia o serenità.Già alla fine del secolo scorso si temeva che il quartiere perdesse la sua identità perché andava scomparendo anche il dialetto proprio del rione.
Oggi che si può dire: solo la chiesa è rimasta lì, rinserrata tra le vecchie case conservando la sua autenticità.
I Carmelitani a Brescia
Probabilmente ha loro affidato una chiesetta dedicata all'Annunciazione. I frati incontrarono subito il favore della popolazione e del Comune soprattutto per la loro opera di assistenza agli appestati dell'epidemia scoppiata solo dopo due anni dalla loro venuta a Brescia in cui si distinsero per la loro abnegazione e carità.
La presenza dei Frati al Carmine fu continua, sia pure con alterne vicende, con momenti di gloria tanto che nel piccolo e disagiato monastero si tennero dei capitoli generali.
La storia ottocentesca si disperde in una serie infinita di pratiche burocratiche che vedono protagonisti Municipalità, Demanio, Curia, Ministeri del Culto e della Pubblica Istruzione. I locali del vecchio convento vengono adibiti a carcere giudiziario e ad istituto scolastico. La Chiesa viene officiata da un Rettore.
Dopo alcuni anni di chiusura della Chiesa nel 1981 arrivano, in qualità di custodi, i Padri Maristi, già presenti e operanti a Brescia da alcuni decenni. (Tratto dal sito web http://web.tiscali.it/chiesacarminebs/index2.htm)
giovedì 25 maggio 2023
Grado (GO) - Madonna di Barbana
mercoledì 24 maggio 2023
Pinerolo (TO) - Madre della Divina Grazia
martedì 23 maggio 2023
Perugia (PG) - Madonna delle Grazie
La Madonna delle Grazie nella Cattedrale di San Lorenzo, a Perugia, è uno dei dipinti murali del Perugino; si trova sul terzo pilastro destro dall’entrata. L’immagine sacra è protetta da un vetro e da un tabernacolo ligneo in stile neogotico, fatto costruire nel 1855. La data in basso (1565) si riferisce al restauro dell’opera, promosso dal Cardinale Fulvio Della Corgna.
Composizione dell’opera
La Vergine è raffigurata come una Madonna che prega; è in piedi e la sua posa è dinamica: si capisce che sta camminando dal piede proteso in avanti che sporge da sotto il lungo abito. Questa iconografia è molto antica e si trova già nelle catacombe. Altro dettaglio importante sono le sue mani, all’altezza del petto, aperte e con i palmi rivolti verso l’osservatore; l’immagine è frontale rispetto al portale laterale e comunica un atteggiamento accogliente a chi entra in chiesa. Maria è incinta, condizione sottolineata dal nastro che le cinge l’abito rosa proprio sopra il ventre. Un manto blu foderato di verde e bordato d’oro le copre la testa e le scende fino ai piedi; una spilla lo fissa sul petto.
La Vergine porta al collo una piccola croce, mentre sopra l’aureola dipinta in oro sono applicati degli elementi a rilievo che formano una preziosa corona. Il volto, dai lineamenti morbidi e delicati, esprime dolcezza, mentre gli occhi guardano direttamente l’osservatore. In questo modo la figura sacra stabilisce una relazione diretta con chi la guarda, rafforzata dal fatto che Maria è l’unica figura che compare nell’opera. Lo sfondo è un broccato rosso e oro, particolare che rende la scena sospesa nel tempo e nello spazio, a differenza dei paesaggi bucolici che richiamano la natura umbra e le tracce umane di epoca rinascimentale che ricorrono spesso nei dipinti del Perugino.
L’attribuzione al Perugino e le repliche in Umbria
La Madonna delle Grazie della Cattedrale di San Lorenzo è stata attribuita in passato alla scuola peruginesca, in particolare a Giannicola di Paolo, mentre oggi è largamente riconosciuta come opera del Perugino.
Sempre a Perugia, nella chiesa di Sant’Agostino, esiste una replica di questa immagine sacra, anch’essa con attribuzione probabile a Giannicola di Paolo; nella chiesa di Santa Maria Nuova invece si trova una versione più semplice della Vergine Orante della Cattedrale, ma simile anche nei dettagli, a testimoniare l’ampia diffusione di questa raffigurazione nel territorio perugino.
lunedì 22 maggio 2023
Napoli (NA) - Madre del Buon Consiglio
Storia della Basilica
Secondo la leggenda nel 1884 mostrò al popolo l'immagine della Madre del Buon Consiglio e l'epidemia di colera che attanagliava Napoli in quel periodo, cessò immediatamente; nel 1906, a seguito di un'eruzione del Vesuvio, la città era sotto una densa coltre di cenere e numerosi tetti e solai crollarono; di conseguenza Maria espose il quadro fuori dal balcone di casa e un raggio di sole lo illuminò. Qualche giorno dopo l'eruzione cessò e su Napoli la cenere cominciò a scemare.
Nel gennaio del 1980 papa Giovanni Paolo II l'ha elevata alla dignità di basilica minore. La cultura popolare vuole che durante il sisma del 1980 il busto marmoreo raffigurante la Madonna posto sulla sommità della facciata si staccò, cadendo in piedi e senza subire danni. In realtà la statua, a figura intera, si divise in due parti e la parte superiore, il busto, cadde dal frontone della chiesa sulla scalinata senza ferire nessun passante e si spezzò a sua volta in due parti, il torso (con il Bambino in braccio) e la testa. Una lastra di pietra posta all'ingresso della basilica ricorda l'evento e le vicende successive:
«Scossa della violenza del sisma che alle ore 19:25 di domenica 23 novembre 1980 sconvolse Napoli, il busto marmoreo si staccò dal blocco inferiore della statua raffigurante la Madonna con il bambino e precipitò dall'alto della facciata, frantumandosi sulla scala di accesso al tempio; è stata accuratamente restaurata, la sacra immagine fu qui riposta il 26 aprile 1981 e vi è rimasta come oggetto di continua testimonianza di amore e pietà mariana fino al 4 giugno 1983, allorquando, consolidate le strutture della facciata; è stata ricollocata al suo posto in alto, vigile protettrice alle soglie della città»
domenica 21 maggio 2023
Padova (PD) - La madonna del Pilastro
Sul primo pilastro a sinistra è posto l'altare della Madonna del pilastro, anticamente detta Madonna degli orbi, perché qui vi si radunavano i ciechi. Fatto costruire nel 1413 per volontà di Folcatino Buzzacarini, fu rinnovato nel 1472 ad opera di Giovanni Minello ed infine ristrutturato nelle forme attuali per commissione della famiglia Cumani, patrona dell'altare. La pala dell'altare è opera di Stefano da Ferrara e rappresenta la Madonna con Gesù bambino; al dipinto furono successivamente aggiunti San Giovanni evangelista e san Giovanni Battista, opera di un artista della cerchia di Altichiero da Zevio ed infine nel Cinquecento gli angioletti portacorona, lavoro di anonimo. L'altare è completato dal bassorilievo dell'Immacolata, lavoro di un artista della cerchia di Giovanni Bonazza.
sabato 20 maggio 2023
Schio (VI) - Madonna Regina dell'Amore
“Benediciamo il Signore. Cari figli miei, vi ringrazio e vi benedico. Ecco l’inizio della vostra opera materiale e spirituale: io la benedico. Sia sempre pronto il vostro spirito, sia sempre puro il vostro cuore e avrete l’aiuto dello Spirito. Molte altre croci si avvicineranno a voi, non allontanatele, portatele con amore, io sarò sempre vicina a voi e a tutti coloro che non sono qui ma che verranno. Vi benedico, figli, vi benedico.”
(tratto dal sito web https://reginadellamore.org/)
venerdì 19 maggio 2023
Firenze (FI) - SS.ma Annunziata di Firenze
Lo splendido Santuario della Santissima Annunziata in Firenze è legato alle origini dell’Ordine dei Servi di Maria. Mentre Firenze è sconvolta da lotte fratricide, sette mercanti, membri di una compagnia di devoti della Madonna, decidono di raccogliersi in solitudine per iniziare una vita di penitenza e di contemplazione, con particolare devozione verso la Madonna Addolorata.Verso il 1245, si ritirano sul Monte Senario, presso Firenze e danno inizio all’Ordine dei Servi di Maria. Ben presto però due di loro, Bonfiglio dei Monaldi e Alessio dei Falconieri, dovendo frequentemente scendere a Firenze per la questua e per la predicazione, costruiscono una piccola cappella fuori delle mura della città, come punto di riferimento e di appoggio della loro attività, e ne affidano in seguito la decorazione ad uno dei migliori pittori del tempo, certo Bartolomeo, (forse Bartolomeo da Siena che dipingeva in Firenze fin dal 1236), uomo di rara bontà, di grande fede e di singolare devozione verso la Santa Vergine. Scelgono come tema del dipinto principale il mistero dell’Annunciazione, inizio di tutta l’opera della Redenzione, la quale si conclude con la morte di Gesù sulla croce; ai piedi della croce vi è Maria Addolorata, per la quale essi hanno una particolarissima devozione. Così l’Annunziata si ricollega all’Addolorata. Nel 1252 il pittore inizia il suo lavoro che procede con celerità.
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L’immagine miracolosa della Santissima Annunziata a Firenze, dipinta da un ignoto toscano del XIV secolo |
«Il fatto miracoloso avvenne, come accennato, nell’anno 1252, e molto probabilmente tra il 24 e 25 marzo».
Il dipinto ritrae la modesta camera della Vergine, dove si presume sia avvenuto l’annuncio dell’Angelo. A destra Maria siede su una seggiola a spalliera, con il volto rivolto soavemente in alto, mentre pronuncia le parole «Ecce Ancilla Domini, fiat...».
(Articolo di Don Mario Morra SDB, Da I Santuari d’Italia, Luglio 1929)