domenica 1 maggio 2022

Chiavari (GE) - Madonna dell'Orto




Apparizione di Chiavari (GE) - Nostra Signora dell'Orto 
(La notte del 18/12/1609 ed il 2/07/1610)

Nel 1493 una donna del luogo aveva fatto dipingere, da Benedetto Borzone, sul muro esterno di un orto l'immagine della Madonna benedicente, con ai lati san Sebastiano e san Rocco, in ringraziamento del fatto di essere stata risparmiata della peste che allora infieriva sulla zona. Col passare del tempo l'orto divenne un deposito e un immondezzaio, ma il dipinto conservava la freschezza originale dei colori.
La devozione verso quella effige era, nonostante tutto, sempre viva. 
La notte del 18 dicembre 1609, una levatrice di Rupinaro, Geronima Turrio, che la sera soleva recarsi a pregare presso l'immagine sacra, si destò ad un tratto dal sonno e la Vergine, illuminata da una fulgidissima luce e con le stesse sembianze del dipinto venerato, le apparve dinanzi. A conferma di tale evento miracoloso, il 2 luglio dell'anno seguente, Maria apparve anche a Sebastiano Descalzo, un povero minorato, guarendolo. L'uomo vide la Madonna che aveva ai due lati due lumi come sospesi da mani invisibili, salire e scendere nell'orto per fermarsi poi davanti all'immagine che anche lui venerava, per lasciare, una volta scomparsa, un soavissimo profumo.
Nel 1610 venne costruita una chiesetta per riparare l'immagine ed il 1° luglio del 1613 ebbe inizio l'edificazione del santuario, dopo che il processo canonico aveva accertato la soprannaturalità degli eventi che si erano verificati.


Cattedrale di Nostra Signora dell'Orto
La cattedrale di Nostra Signora dell'Orto è un luogo di culto cattolico situato nel comune di Chiavari, in piazza Nostra Signora dell'Orto, nella città metropolitana di Genova.
Sede vescovile della diocesi di Chiavari, è anche santuario mariano e sede della parrocchia omonima del vicariato di Chiavari-Lavagna. Il 27 novembre del 1904 papa Pio X l'ha elevata al rango di basilica minore.

 

La chiesa fu eretta dopo la miracolosa apparizione della Vergine Maria avvenuta, secondo la tradizione, il 2 luglio 1610 nella zona dove un tempo sorgevano gli orti - da cui deriverebbe la denominazione Madonna dell'Orto - al concittadino Sebastiano Descalzo. Nel luogo dell'apparizione era già presente un pilone raffigurante la Madonna con i santi Sebastiano e Rocco, eretto dai chiavaresi per scongiurare la malattia della peste che afflisse la cittadella nel 1493 e nel 1528.
Fu quindi deliberata la decisione di erigere un nuovo tempio religioso, nei pressi dell'antico pilone, ponendo la prima pietra il 1º luglio 1613. I lavori di costruzione terminarono vent'anni dopo, nel 1633. L'edificio fu dato in gestione ai Carmelitani Scalzi, i quali dovettero nel 1797 allontanarsi dalla chiesa a causa della soppressione degli ordini religiosi di Napoleone Bonaparte alla proclamazione della Repubblica Ligure. Nel 1892, a seguito dell'istituzione della nuova diocesi di Chiavari, il santuario mariano venne elevato al titolo di cattedrale da papa Leone XIII. Due anni dopo, nel 1894, la chiesa fu consacrata da monsignor Fortunato Vinelli, primo vescovo di Chiavari.
Subì notevoli mutamenti architettonici a cavallo tra il XIX secolo e XX secolo quali la costruzione delle tre navate, del poderoso pronao e nuovi affreschi all'interno. Il confinante monastero fu adibito nell'attuale biblioteca diocesana e sede di un istituto scolastico religioso. L'inaugurazione ufficiale della nuova cattedrale avvenne il 3 luglio 1907, tre anni dopo l'intitolazione a basilica. Nel 2016 si è provveduto a pedonalizzare il sagrato, ricoprendolo con una pavimentazione in pavé.

 

Le principali festività e ricorrenze si svolgono principalmente il 2 e 3 luglio, nella ricorrenza dell'apparizione mariana e il 17 gennaio festa di sant'Antonio Abate. I compatroni sono san Sebastiano il 20 gennaio e san Rocco il 16 agosto.
L'inno di Nostra Signora dell'Orto, intitolato O clemente pietosa Regina, è stato composto e musicato dal maestro e sacerdote Giovanni Battista Campodonico.

La facciata della cattedrale, a capanna, è preceduta dal pronao esastilo sorretto da colonne corinzie lisce.
Esso fu disegnato e progettato dall'architetto modenese Luigi Poletti nel 1836 ispirandosi come modello al Pantheon di Roma. I lavori di edificazione durarono dal 1841 al 1907.
La struttura in stile neoclassico è stata realizzata usando come materiale il marmo bianco e dividendola in otto colonne di ordine corinzio. La facciata è stata completata nel 1938 inserendo cinque riquadri marmorei a bassorilievo - raffiguranti episodi della vita della Vergine - eseguiti dallo scultore Rodolfo Castagnino su disegno dell'architetto Luigi Daneri.
Il campanile si erge nella zona absidale e contiene un concerto di otto campane in tonalità Si2 maggiore, fuse dalla fonderia milanese dei Fratelli Barigozzi, tranne la più piccola, fusa dalla fonderia Filippi di Chiari. 
La cupola è in tipico stile ligure con "lanternino" alla sommità. 
L'interno della cattedrale ha pianta a croce latina ed è suddiviso in tre navate da due file di archi a tutto sesto poggianti su pilastri quadrangolari. La crociera è coperta con una cupola. All'interno si trovano numerose opere d'arte di grande rilievo e pregio artistico, quali l'altare maggiore del 1627 - opera dell'architetto Ferrandino - o il coro seicentesco proveniente dalla vicina chiesa di San Francesco. Inoltre sono presenti gruppi lignei del celebre scultore Anton Maria Maragliano, la pala dell'altare maggiore ad opera di Benedetto Borzone.
Tra gli affreschi conservati di pregio è quello della volta raffigurante l'apparizione mariana, del 1610, sullo sfondo dell'antica Cittadella di Chiavari affrescato da Carlo Baratta nel 1805. Sono inoltre presenti altri affreschi di Francesco Gandolfi databili al 1868 e altri dipinti di Giovanni Coppola datati allo stesso periodo. Il pulpito, i marmi e gli stucchi delle tre navate sono di Ludovico Pogliaghi, eseguiti tra il 1909 e il 1910. Le due grandi vetrate dell'abside, raffiguranti san Sebastiano e san Rocco, furono realizzate nel 1928, su disegni dello stesso Pogliaghi, da Costante Panigati, direttore artistico della Ditta Luigi Fontana & C. di Milano.

L'organo a canne della cattedrale è stato costruito nel 1969 dai fratelli Marin. A trasmissione elettrica, ha tre corpi d'organo: uno nell'abside, occultato dall'altare maggiore, un secondo (Eco) nella cupola e un terzo in controfacciata, sopra il portale centrale. Lo strumento dispone di tre tastiere di 61 note ciascuna e di una pedaliera concavo-radiale di 32 (Fonte Wikipedia).

Sito Ufficiale della Basilica
 

"[. . .] Il titolo di Madonna dell'Orto, originato dal fatto che il dipinto del Borzone si trovava sul muro di quello che era chiamato Orto del Capitano, ci porta a pensare ai giardini ed agli orti presenti nella storia della salvezza: da quello dell'Eden, luogo di innocenza e di felicità dei progenitori, ma divenuto ben presto luogo della disobbedienza e del peccato, a quello del Getsemani, dove il nuovo Adamo, Cristo Gesù, avviò la fase decisiva della redenzione soffrendo fino a sudare sangue (cfr Lc 22,44), al giardino che dovrebbe essere l'anima di ogni cristiano, per essere degno di accogliere Cristo insieme a sua Madre. Fortunata, dunque, questa diocesi che nelle sue strutture visibili, ma soprattutto nell'invisibile mistero della sua realtà spirituale, aspira ad essere il giardino di Maria: Hortus conclusus, come cantate volentieri specialmente nelle "feste di luglio", fons signatus, o Maria! Emissiones tuae paradisus. "Paradisus": un nuovo giardino di innocenza e di gioia.
Questa visione di cielo non ci distoglie dalla consapevolezza dei problemi e delle difficoltà che accompagnano l'esistenza quotidiana sulla terra. Penso, in particolare, ai problemi che investono la società nel suo insieme. Anche in questo vostro golfo non mancano, almeno come riflesso di crisi in ambiti più vasti, seri motivi di preoccupazione. Voi vi interrogate, ad esempio, sul futuro delle nobili tradizioni dell'artigianato, del commercio, dell'agricoltura nelle sue forme locali, non sostituite adeguatamente dai nuovi sistemi di lavoro e di applicazione tecnologica. Se continua a prosperare il turismo attratto dalla bellezza dei luoghi, i periodi di riposo e di vacanza vengono spesso sensibilmente ridotti in ragione dei costi sempre più alti. [. . .]" (Stralcio dal Discorso di Giovanni Paolo II alla cittadinanza di Chiavari, nella piazza di Nostra Signora dell'Orto - 18 Settembre 1998).

 

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