L’Abbazia si affaccia sul lago di Como, immersa nella quiete e nel verde.
L’Abbazia di Piona si trova poco distante da Colico, ma per raggiungerla si deve dapprima salire e poi scendere il promontorio dell’Olgiasca.
Dopo un breve tragitto su una strada ciottolata, perfettamente percorribile dai veicoli, si raggiunge questa oasi di pace e serenità dove risiedono i monaci cistercensi del priorato di Piona.
“Silentium” è la parola che accoglie il visitatore subito dopo aver varcato il cancello d’ingresso che ci immette sul viale pedonale che ci conduce all’abbazia.
Due minuti e davanti a noi si presenta la chiesa, stile romanico lombardo, con l’annesso chiostro.
Una facciata semplice con una monofora ed un portone bronzeo suddiviso in sei riquadri, raffiguranti la storia di San Benedetto e tratti dai “Dialoghi” di San Gregorio Magno.
Unica navata, lunga circa 20 metri e larga 8 metri, con abside con copertura a botte affrescata.
L’edificio attuale è opera di un ampliamento della precedente chiesa consacrata nel 1138 alla Beata Vergine Maria. Il campanile quadrato è stato ricostruito alla fine del Settecento in seguito al crollo, per dissestamento del terreno, della preesistente torre campanaria di forma ottagonale a base quadrata che si trovava sul lato opposto della chiesa.
Abbazia di Piona (immagine tratta dal web) |
Questa collocazione trova riscontro anche in una recente scoperta legata al Cenacolo Vinciano di Leonardo da Vinci del professor Ernesto Scolari*, appassionato studioso del genio vinciano. Dopo una serie di restauri dal Cenacolo emerge nel suo fondo un paesaggio tipico dell’alto Lario con una chiesa dal campanile ottagonale alla sua destra: ecco l’abbazia di Piona alle origini.
Questa raffigurazione di Leonardo da Vinci, in una delle sue opere più conosciute ed ammirate, deriva dalla conoscenza delle ricchezze paesaggistiche del nostro territorio e dal legame personale con la famiglia Birago, che deteneva la Commenda del Priorato di Piona.
Il Chiostro dell’Abbazia di Piona
(Immagine tratta dal web) |
Di indiscusso fascino il Chiostro, realizzato intorno al 1242 con uno stile che varia dal romanico al gotico. La sua struttura quadrangolare evoca la forza simbolica del numero quattro:
- i quattro elementi dell’universo
- i quattro punti cardinali
- il disprezzo di sé, il disprezzo del mondo, l’amore verso il prossimo, l’amore di Dio.
Al centro del chiostro la fonte e l’albero raffigurano la fonte delle delizie e l’albero della vita del paradiso terrestre.
Gli archi a tutto sesto sono sorretti da capitelli di immensa bellezza decorati con motivi vegetali e figurati, mentre lungo le pareti sono parzialmente visibili gli affreschi “Calendario con Santi” degli inizi del Duecento e il “Miracolo di San Benedetto” della fine del XII secolo.
La posizione è invidiabile: affacciata sull’alto lago di Como, guarda frontalmente Gravedona e dietro è incorniciata dal monte Legnone.
All’Abbazia di Piona puoi rilassare la mente grazia alla pace che si respira, pregare per l’anima, degustare ed acquistare i prodotti realizzati dai monaci cistercensi e godere un panorama mozzafiato sul lago e le montagne circostanti (Notizie tratte dal sito https://www.eccolecco.it/).
*Ernesto Scolari, «Leonardo, l’Abbazia di Piona e il Cenacolo»
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