giovedì 2 maggio 2019

Rimini (RN) - Madonna della Misericordia



Santuario Madonna della Misericordia in Santa Chiara

Vi si venera l’immagine della Madonna della Misericordia che dalla sera dell’11 maggio 1850 mosse gli occhi. Il giorno consecutivo la notizia dilagò per la città e fuori. Il miracolo si ripetette, ad intervalli, per otto mesi consecutivi suscitando cambiamento di vita e conversioni profonde nei fedeli che numerosissimi accorrevano a pregarla.

Le pupille della sacra immagine si alzavano verso il cielo e si abbassavano sui fedeli. A volte erano lucenti come stelle, a volte si velavano di pianto. Il volto, a tratti roseo, si faceva poi pallido quando abbassava gli occhi. Il Vescovo diocesano dell’epoca, Mons.

Salvatore Leziroli, sollecitato anche dal Papa Pio IX, per dare al fatto un’inconfutabile certezza storica, ordinò un regolare processo. Deposero Cardinali, Vescovi, uomini illustri per scienza e comuni fedeli: tutti concordemente asserirono la realtà del prodigio. La Madonna della Misericordia divenne la Patrona della Città e Diocesi di Rimini. Il 12 maggio é il giorno della festa; il 12 di ogni mese, in memoria del miracolo, vengono celebrate le s. messe con orario festivo. L’immagine della Madonna é opera del pittore riminese Giuseppe Soleri Brancaleoni che la dipinse nel 1796 per le Suore Clarisse di S. Chiara. Nel 1824, sia la piccola chiesa di S. Chiara, che una parte del soppresso monastero delle Clarisse, furono donate dal Vescovo di Rimini a S. Gaspare del Bufalo, Fondatore dei Missionari del Preziosissimo Sangue, perchè vi stabilisse una comunità dei suoi sacerdoti per arricchire spiritualmente, con il loro ministero apostolico, la popolazione della città e delle campagne. Essi, ancora oggi, officiano il Santuario.

Altare della Madonna (immagine tratta dal web)


L’attuale tempio fu realizzato in soli sei mesi, dal 17 maggio al 17 novembre del 1850, con le offerte dei fedeli, dall'architetto riminese Giovanni Benedettini, in sostituzione della chiesa pre-esistente, divenuta troppo piccola per il grande afflusso di fedeli.

Gli ornamenti di marmo e finto marmo, i disegni che ornano le pareti interne furono realizzati nel 1874, sotto la direzione del pittore riminese Giuseppe Ravegnani, da artisti bolognesi.

Immagine tratta dal web

Le figure sono opera di Guglielmo Bilancioni, il miglior pittore riminese dell’ottocento. Il catino dell’abside é stato dipinto dal Secchi, milanese, nel 1958. Di quel periodo é anche la realizzazione del prestigioso organo della ditta Tamburini di Crema, composto da circa 2000 canne.

L’immagine della Madonna troneggia sul fondo dell’abside, circondata da una raggiera di legno dorato in cui due angeli sostengono l’artistica cornice in oro, argento e pietre preziose, contenente la tela, dono del Papa Pio IX. Egli stesso volle che fosse incoronata il 15 agosto 1850.




Il Miracolo

Fu immediatamente avvertita l’autorità ecclesiastica, costituita in allora dal Reverendissimo Sig.Can Don Michele Brioli Pro Vicario Generale, trovandosi S. E.. Rema Monsig. Vescovo Salvatore Leziroli assente dalla città per cagione della sacra visita di sua diocesi vastissima: Monsig. Vicario non esitò recarsi in sulla faccia del luogo; e dall'enunciata Cappella trasportò in sull'Altare Maggiore Il Quadro dell’immagine prodigiosa, dove fino a notte avanzata alla pubblica venerazione fu esposta tenuta.

Lo slancio di religione in quella sera fu tale, che tanto nell’interno, quanto all’esterno di quel angusto tempio, si vide gente moltissima adorar prostrata la Regina dell’Universo. Nei giorni dopo, quel santo entusiasmo si fè maggiore: e il Rmo Monsig. Pro Vicario Brioli per togliere ogni motivo, che in dubbio potesse mettere il prodigio, o per dir meglio, onde dar adito che da tutti lo si potesse considerare e aggiudicare, ne tolse il cristallo, che a quel sacro dipinto stava anteposto:

Erano così le cose, allorchè S.E. rema monsig. Salvatore Leziroli, Vescovo di Rimini, disponeva che un corso di 10 giorni di Spirituali Esercizi apparecchiasse il popolo divoto a ricevere dalla Madre di Misericordia tutte le grazie, che ne riprometteva con lo straordinario e soprannaturale movimento delle sue pietose pupille. Ma siccome la chiesa di S. Chiara era troppo angusta per capirne la folla de’ fedeli, che di continuo traboccava, concedeva che per i 10 giorni dei Santi Spirituali Esercizi, la venerata effige venisse trasportata nel vasto Tempio di San Giovanni Evangelista,(S. Agostino) Descrizione Istorica di Fedele Venturi - 1851





Il prodigio continuò anche nei giorni seguenti, e la chiesa divenne meta di pellegrinaggi ed occasione di preghiera. Lo è ancora, come testimonia la pietà dei Riminesi e dei tanti devoti.

I Missionari di San Gaspare sono i custodi del Santuario, e il 12 di ogni mese è giorno privilegiato per ricordare il miracolo. I Padri curano una pubblicazione mensile "La Madre della Misericordia" a memoria del prodigio e ad aiuto della pietà dei fedeli.

Il Santuario

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