martedì 28 maggio 2019

Faenza (RA) - Beata Vergine delle Grazie



Madonna delle Grazie

La Beata Vergine Maria, col titolo di Madonna delle Grazie è Patrona principale della Diocesi di Faenza-Modigliana.

Tale fu proclamata nel 1931 e incoronata “Nomine Pontificis” e riconfermata anche quando alla Diocesi di Faenza fu unita alla diocesi di Modigliana.

La sua festa si celebra il sabato che precede la seconda domenica del mese di maggio.

La cronaca latina del convento di S. Andrea in Vineis, composta negli ultimi decenni del XV secolo, dice che l’Immagine della Madonna delle Grazie fu dipinta nella Chiesa di S. Andrea “in Vineis” (attuale chiesa di San Domenico), nel 1412, come immagine votiva per la liberazione da una pestilenza, liberazione ottenuta per le preghiere espiatrici fatte in quel luogo, dopo l’apparizione della Vergine Maria a certa signora Giovanna. La Vergine sarebbe apparsa in atteggiamento ritto, con le braccia aperte e tenendo nelle mani tre frecce spezzate, ad indicare la collera di Dio fermata per l’intercessione delle preghiere di Maria. La cronaca testimonia che questo fatto avvenne nel 1412.

Nel 1765 l’Immagine fu portata dalla Chiesa di San Domenico nella Cattedrale e collocata nella Cappella del transetto, dedicata allora ai santi apostoli Pietro e Paolo, e fu affidata alla Confraternita che da allora ne cura il culto.

Ricordiamo in particolare i momenti in cui la città vide l’intervento miracoloso della Celeste Patrona:
1630. Una pestilenza devastò l’Italia settentrionale (la peste del Manzoni), ma si fermò a nord-ovest della città e Faenza rimase illesa.
Il 18 maggio 1631 il card. Cennini, Vescovo di Faenza incoronò l’Immagine della B.V. delle Grazie e la città offrì le chiavi d’argento.
1781. Faenza fu colpita da un terribile terremoto, ma non vi fu neppure una vittima. Fu istituita allora, come ringraziamento, la "Festa annuale del Voto", il 4 Aprile, festa che ancora si celebra.
1835. Faenza fu liberata dal Colera. Come ringraziamento l’Immagine della B. V. delle Grazie fu posta sulle cinque porte della città.

L’Immagine della B. V. delle Grazie é venerata anche a Varsavia dove fu portata, a metà del 1600, da un missionario faentino e il suo culto si è diffuso tanto che nel 1653, a rendimento di grazie per la liberazione dalla peste, fu inviato come Ex Voto a Faenza lo stendardo detto “Votum Varsaviae” che tuttora pende dalla cupola del Duomo.

Nel 1985, la cappella della Madonna (nel transetto della Cattedrale) fu dichiarata Santuario Diocesano dal Vescovo Mons. Francesco Tarcisio Bertozzi.

Cattedrale di San Pietro Apostolo di Faenza (Foto 1)
Nel 1991, per la celebrazione decennale, il venerdì precedente la Festa solenne, si é svolto il Pellegrinaggio Cittadino a partire da quattro punti della città, idealmente le quattro porte, riunendosi in Cattedrale dove il Vescovo con il clero e i fedeli rinnovò l’Atto di Affidamento della città e Diocesi alla Vergine delle Grazie. Mons. Francesco Tarcisio Bertozzi ha stabilito che questo rito si compia ogni anno come voto alla nostra Madre e Regina.

Link Cattedrale Faenza
Ricordiamo infine la solenne consegna che il Papa Giovanni Paolo II lasciò ai Faentini, alla fine della Celebrazione tenuta in piazza, in occasione della sua visita alla Romagna il 10 Maggio 1986: “Lascio alla vostra città e Chiesa di Faenza questa missione che viene espressa con il nome amatissimo della Madonna, Maria, Vergine Madre di Dio, delle Grazie. Vorrei offrirvi di nuovo questo CARISMA con cui la vostra Chiesa vive da tanti secoli e che viene espresso con questa Immagine, tradizione, religiosità e devozione alla Madonna delle Grazie”.

La B. Vergine delle Grazie
nella Storia

Gli autori del Blog invitano a leggere la nota in calce allo stesso.
Non potendo individuare gli autori della Foto 1 gli autori del sito  
vogliono pubblicamente ringraziarli. 
Questo blog non ha finalità commerciali 
ed è gestito al solo scopo di diffondere tutto l'amore e la 
venerazione alla Santissima Madre di Gesù, di Dio e Madre Nostra. 
Per qualsiasi segnalazione interverranno immediatamente. Grazie.


Nessun commento:

Posta un commento