La Madonna della Visitazione
Nella prima metà del XIV sec. a.c., la città sostituì il culto pagano della dea Cerere con la festa cristiana di Maria S.S. della Visitazione. In questa festa gli antichi sacerdoti di Cerere si trasformarono nella grande compagnia degli "Ignudi", con vesti bianche a forma di tuniche. La statua di Cerere è sostituita da quella della Madonna.
Oggi la statua è abbellita da gioielli offerti dai credenti per grazie ricevute, e portata a spalla dai confrati su una "Nave d'oro" in solenne processione.
Il 29 Giugno, vi è l'apertura della Madonna; dalla chiesa di San Pietro, dopo aver recitato i vespri e presa la chiave che aprirà le ante della nicchia che custodisce il simulacro della Patrona, si parte in processione verso il Duomo dove il simulacro della Vergine della visitazione viene traslato dalla cappella dei marmi all'altare centrale su un piccolo fercolo portato in spalla da alcuni confrati. Il 2 luglio è il giorno centrale della festa della Patrona, solennizzata, dapprima, con messe in Duomo e poi, di pomeriggio, con la processione. Il 2 luglio è il giorno dei grandi festeggiamenti. Anche se la Madonna della Visitazione, dal Concilio Vaticano II, viene ricordata in un'altra data, Enna ha ricevuto dal Papa il privilegio di festeggiare la sua patrona all'antica data, sia per non sconvolgere la tradizione radicatissima presso i fedeli, che per evitare festeggiamenti non estivi, perché il clima della Sicilia centrale potrebbe impedirlo per freddo o nebbia.
Le celebrazioni cominciano con la Santa Messa tenuta in Duomo alle 6,30, culmine delle messe mattutine speciali che si susseguono in attesa della festa sin dal 2 giugno. Mentre i fedeli, molti dei quali raggiungono la collegiata a piedi nudi in segno di devozione alla Vergine Santa, assistono alla celebrazione eucaristica in Duomo, nella Chiesa di Montesalvo, situata nell'altra parte della città alta, vengono sparate 101 salve di mortaretti, come si fa nelle monarchie quando nasce un futuro sovrano.
Essendo la Chiesa da cui vengono sparati i 101 colpi, Montesalvo, il punto più alto di Enna dopo il Castello di Lombardia (970 m di quota circa), la loro eco raggiunge tutte le vallate sottostanti, compresa la conca dove sorge la città nuova, Enna Bassa, e la Valle del Dittaino. È questo il segnale che decreta ufficialmente l'inizio dei festeggiamenti. Alle 10,30 si svolge in Duomo una solenne Messa pontificale, ovvero una celebrazione eucaristica cantata officiata dal Vescovo della Diocesi di Piazza Armerina che siede in cattedra (trono), alla presenza delle massime autorità civili e militari della provincia di Enna. Intanto la banda municipale effettua un giro delle vie principali della città intonando marce festose, fermandosi sulle scalinate della collegiata.
In seguito i confrati della Confraternita di Maria SS. della Visitazione, deputati ai festeggiamenti patronali, procedono a montare il fercolo e le aste necessaire a far sì che i 124 uomini lo sorreggano e lo portino in processione per tutta Enna alta. Nel primo pomeriggio, i portali del Duomo vengono chiusi per consentire alla Guardia di Finanza di effettuare in massima sicurezza la vestizione della Madonna, ovvero l'addobbo della statua. Su di essa vengono collocati panni rossi in cui sono cuciti innumerevoli monili d'oro, collari, anelli, orecchini, bracciali, che i fedeli di tutti i tempi hanno donato come ex voto e che ricoprono interamente la statua. Sul suo capo viene deposta la famosa Corona in oro zecchino, cesellata finemente secoli fa da abili artigiani in stile barocco, con diversi medaglioni ciascuno rappresentante una scena sacra. La corona è pertanto considerato il gioiello più prezioso mai prodotto dall'oreficeria sacra barocca in Sicilia. Alle 17,00 il duomo viene riaperto a turisti e fedeli per far vedere loro la statua di Maria addobbata dai preziosi gioielli in oro, smalti e pietre preziose, oltreché la vara, che in Sicilia designa il carro trionfale su cui i santi patroni vengono portati in processione, detta Nave d'Oro (1590) essendo rivestita d'oro zecchino. Essa verrà portata in processione lungo tutte le vie principali della città fino alla Chiesa di Montesalvo, con spari di cannoni, le cosiddette "sarbiate", nelle tappe di sosta.
La seconda parte del viaggio è la più difficoltosa, perché la processione non segue i viali moderni del quartiere Monte che portano a Montesalvo, bensì l'antica, stretta e tortuosa via Mercato, nella quale la nave d'oro viene spesso calata e trascinata quasi a rasoterra, perché la strada è poco larga. L'angusta salita che precede Montesalvo (secondo punto più alto di Enna) viene effettuata dai 124 uomini che sorreggono la pesantissima nave d'oro a corsa, mentre la statua della Vergine ondeggia e vacilla e la statua di sua cugina Elisabetta esce da Montesalvo per accoglierla. Qui, la Madonna sarà venerata con messe mattutine e pomeridiane, veglie notturne e con le "lumine", cioé speciali funzioni serali che sono offerte a Maria dai diversi ceti e mestieri di Enna.
Il 3 luglio è dedicato al compatrono San Primo, la seconda domenica di luglio, si svolge il rito della "Madonna a' Muntata”, Processione di rientro in Duomo del Simulacro di Maria Santissima della Visitazione portato a spalla dall'omonima Confraternita. (Notizie tratte dal sito Web www.siciliainfesta.com/)
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