mercoledì 30 maggio 2018

Ferrara (FE) - Madonna delle Grazie



Detta anche Madonna del Cantone 

Madonna dell’Atrio


Sulla controfacciata del primitivo edificio, vi era una targa con iscrizione commemorativa datata 1570.
 Il settecentesco altare in marmo, opera di Agapito Poggi, è adorno con statue di Andrea Ferreri.

Il 24 maggio 1779 l’immagine viene solennemente incoronata dall'arcivescovo card. Alessandro Mattei; il 28 settembre 1849 la Madonna delle Grazie è dichiarata Patrona di Ferrara.

Oggetto del culto è l’affresco della Madonna che allatta il Bambino, opera del Trecento ora trasferito su tela. (http://www.viaggispirituali.it/)


La Cattedrale di San Giorgio


LA FACCIATA
La grandiosa facciata, dalla particolarissima struttura a tre cuspidi, fu iniziata in stile romanico, ancora prevalente nella parte inferiore: da notare il San Giorgio e le scene del Nuovo Testamento sopra la porta centrale, opera dello scultore Nicholaus (1135).
La parte superiore, di qualche decennio più tarda, è in stile gotico e presenta, oltre alle numerose arcatelle e ai finestroni strombati, un magnifico Giudizio Universale scolpito da ignoto, sopra la loggia centrale.
Sotto queste sculture si trova un’elegante loggia gotica contenente una statua, anticamente dorata, della Vergine e il Bambino, opera della prima metà del Quattrocento attribuita a Michele da Firenze.
Nella parte bassa della facciata, a sinistra, una lapide ricorda il passaggio di Ferrara dal potere estense a quello del papa Clemente VIII. A destra, entro una nicchia, è posta invece la statua del marchese Alberto d’Este, fondatore dell’Università (1391).
La fiancata posta lungo la piazza Trento e Trieste è decorata da due logge con colonnette scolpite.In basso corre la Loggia dei Merciai, occupata da negozi fin dai tempi del Medioevo.
Al centro della fiancata si notano le strutture superstiti dell’antica Porta dei Mesi, distrutta nel XVIII secolo, le cui sculture sono in parte conservate nel Museo della Cattedrale.
L’imponente campanile rinascimentale,in marmo bianco erosa, è opera incompiuta attribuita a Leon Battista Alberti.
L’abside in laterizio è opera del massimo architetto e urbanista ferrarese, Biagio Rossetti.




INTERNO

L'interno fu interamente rifatto in varie epoche; l’abside nel XVI secolo, il transetto nel XVII e le navate nel XVIII. Oggi si presenta in stile classico, con una complessa e sontuosa decorazione pittorica e scultorea.

A. All'ingresso San Pietro e San Paolo, affreschi staccati da una chiesa sconsacrata, opera di Benvenuto Tisi da Garofalo (1481-1559), maestro della scuola ferrarese. Al di sopra le monumentali statue dei patroni di Ferrara, San Giorgio e San Maurelio Vescovo del 1746.

B. Cappella della Madonna delle Grazie con un’immagine della Vergine conservata all'interno di un sontuoso altare in marmi policromi di Agapito Poggi e Andrea Ferreri (XVIII secolo).

C. La Vergine in gloria con le Sante Barbara e Caterina, tela di Sebastiano Filippi, detto il Bastianino (1532-1602 ca).
D. I Santi Lorenzo e Francesco, con ritratto del donatore, di Ippolito Scarsella, detto lo Scarsellino (1550-1620).
E. Il martirio di San Lorenzo, di Giovan Francesco Barbieri, detto il Guercino (1591-1666).
F. Sopra la statua giacente dell’arcivescovo Ruggero Bovelli si trova un prezioso gruppo di statue bronzee del Quattrocento; Crocifissione con la Vergine e San Giovanni di Niccolò Baroncelli; ai lati i Santi Giorgio e Maurelio di Domenico di Paris.
G. Tomba di papa Urbano III. Il Pontefice morì inaspettatamente a Ferrara nel 1187, mentre sostava in città durante un viaggio.
H. Coro (primi decenni del XVI secolo): opera dei Canozi da Lendinara, ebanisti operanti in tutta l’Italia settentrionale.
I. Le pareti dell’abside sono coperte da una sontuosa decorazione di stucco dorato eseguita nel 1583-84 da Agostino Rossi e Vincenzo Bagnoli.
J. Nel catino absidale: Giudizio Universale, di Sebastiano Filippi (Bastianino). L’impianto dell’affresco (terminato nel 1580) è di chiara ispirazione michelangiolesca.
K. L’Incoronazione della Vergine e Santi, tela di F. Francia (1450 ca. - 1517).
L. Sposalizio della Vergine, di Niccolò Roselli (XVI secolo).
M. Madonna liberatrice, eseguita dal Garofalo nel 1532 quale ex-voto per la liberazione dalla peste iniziata nel 1528.
N. Madonna in trono con il Bambino e i Santi Silvestro, Maurelio, Girolamo e Giovanni, firmata e datata (1524) dal Garofalo
O. Cappella del Battistero: il fonte battesimale fu ricavato da un unico blocco di marmo nel Duecento, su modelli bizantini. È circondato da un’elaborata costruzione neogotica della seconda metà dell’Ottocento. (Articolo tratto dal sito http://www.ferraraterraeacqua.it/)


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