Da qui, tutta la vallata ti si apre davanti agli occhi, regalando un’impareggiabile vista; alle spalle, i maestosi monti donano un senso di protezione e di grandezza che è difficile dimenticare nel tempo.
Su questo monte si ergeva il castello della nobile famiglia Vitalba: per volontà di Bernardo Vitalba, nel 1347, venne fondata la chiesa che rimase, fino al XIX secolo di proprietà dei Vitalba. Solo nel 1847, la chiesa divenne di proprietà della Fabbriceria della Parrocchia di Nembro.
La chiesa si erge a sud est, ha un porticato aperto, composto da 5 arcate a sesto acuto che gravano su grossi pilastri in muratura. Al centro della facciata c’è il portico a sesto acuto che funge da portone principale della chiesa.
All’interno, la chiesa ha una sola navata, con due archi a sesto acuto; fra le opere d’arte presenti, si ricordi la Madonna con Bambino del 1512 (cappella a sinistra, in corrispondenza degli stipiti dell’arcata), la Fuga in Egitto di Francesco Muzio (sulla sinistra dell’abside), Natività di Enea Salmeggia (detto il Talpino) (cappella a destra, in corrispondenza degli stipiti dell’arcata), Madonna Addolorata del 1533 (sull’altare maggiore) (v. Immagine sotto).
Su questo monte si ergeva il castello della nobile famiglia Vitalba: per volontà di Bernardo Vitalba, nel 1347, venne fondata la chiesa che rimase, fino al XIX secolo di proprietà dei Vitalba. Solo nel 1847, la chiesa divenne di proprietà della Fabbriceria della Parrocchia di Nembro.
La chiesa si erge a sud est, ha un porticato aperto, composto da 5 arcate a sesto acuto che gravano su grossi pilastri in muratura. Al centro della facciata c’è il portico a sesto acuto che funge da portone principale della chiesa.
All’interno, la chiesa ha una sola navata, con due archi a sesto acuto; fra le opere d’arte presenti, si ricordi la Madonna con Bambino del 1512 (cappella a sinistra, in corrispondenza degli stipiti dell’arcata), la Fuga in Egitto di Francesco Muzio (sulla sinistra dell’abside), Natività di Enea Salmeggia (detto il Talpino) (cappella a destra, in corrispondenza degli stipiti dell’arcata), Madonna Addolorata del 1533 (sull’altare maggiore) (v. Immagine sotto).
Il santuario ospitava la tela della Pietà (attribuita a Giovan Battista Moroni), recentemente rubata.
Gli affreschi sono stati realizzati dal nembrese Giovanni Rodigari, coadiuvato da Vanni Rossi, nel XX secolo; sono stati restaurati nel 2005.
Per arrivare alla chiesa è possibile seguire un’antica mulattiera con quindici tribuline con i misteri del Rosario, a cui si aggiunge a completamento l’opera di Giovanni Ardrizzo sui Misteri della Luce presente nel piazzale del Santuario.
Il Santuario della Madonna dello Zuccarello si trova in Via Case Sparse a Nembro, in provincia di Bergamo.
Seguendo via Roma di Nembro, in direzione di Clusone, dopo aver superato il Trony, alla rotonda che trasforma via Roma in via Locatelli, imboccare la quarta uscita, una strada leggermente in salita.
Seguire la strada (lasciando sulla destra il municipio) e proseguire dritto fino all’incrocio con via Don Vavassori. Girare a destra in via Vavassori, poi a sinistra e imboccare via Papa Giovanni XXIII. All’incrocio, girare a destra in via Monsignor Balabini, successivamente a sinistra in via Lonzo, seguire sempre via Lonzo fino a una piccola deviazione a sinistra (via dei Vitalba). Imboccare e girare subito a destra: seguire la strada fino alla chiesa.
Gli affreschi sono stati realizzati dal nembrese Giovanni Rodigari, coadiuvato da Vanni Rossi, nel XX secolo; sono stati restaurati nel 2005.
Per arrivare alla chiesa è possibile seguire un’antica mulattiera con quindici tribuline con i misteri del Rosario, a cui si aggiunge a completamento l’opera di Giovanni Ardrizzo sui Misteri della Luce presente nel piazzale del Santuario.
Il Santuario della Madonna dello Zuccarello si trova in Via Case Sparse a Nembro, in provincia di Bergamo.
Seguendo via Roma di Nembro, in direzione di Clusone, dopo aver superato il Trony, alla rotonda che trasforma via Roma in via Locatelli, imboccare la quarta uscita, una strada leggermente in salita.
Seguire la strada (lasciando sulla destra il municipio) e proseguire dritto fino all’incrocio con via Don Vavassori. Girare a destra in via Vavassori, poi a sinistra e imboccare via Papa Giovanni XXIII. All’incrocio, girare a destra in via Monsignor Balabini, successivamente a sinistra in via Lonzo, seguire sempre via Lonzo fino a una piccola deviazione a sinistra (via dei Vitalba). Imboccare e girare subito a destra: seguire la strada fino alla chiesa.
Per l’edizione 2015 della festa del Santuario dello Zuccarello gli appuntamenti sono: venerdì 7 agosto Festa dell’Emigrante con solenne messa alle 11 e concerto di campanine alle 21 a cura della Federazione Campanari Bergamaschi.
La novena in preparazione della festa dell’8 agosto prevede messe alle 6,30, 9 e 17,30.
Fino al 23 agosto, negli spazi adiacenti al Santuario ci sarà la tradizionale sagra con servizio ristoro, a partire dalle 19. L’8 e il 15 agosto il servizio sarà disponibile anche a mezzogiorno. (Articolo tratto da https://bergamogreen.altervista.org/)
Nessun commento:
Posta un commento